La Spezia: come bilanciare il boom crocieristico e la sostenibilità ambientale

La crescita del traffico crocieristico a La Spezia offre opportunità economiche, ma solleva preoccupazioni ambientali. Scopriamo le strategie per un turismo più sostenibile e rispettoso del territorio.

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  • Crescita del settore crocieristico: +5,4% annuo nell'ultimo decennio.
  • Nel 2023, 13 milioni di passeggeri nei porti italiani.
  • Una nave produce 420 kg di CO2 al giorno per passeggero.
  • Obiettivo: crociere a zero emissioni entro il 2050.

La spezia e il boom del crocierismo: luci e ombre

La città di La Spezia, affacciata sul Mar Ligure, si è imposta come un punto nevralgico nel settore crocieristico del Mediterraneo. Questo successo, trainato da una crescita costante del turismo via mare, porta con sé non solo benefici economici tangibili ma anche interrogativi sempre più pressanti riguardo alla sostenibilità ambientale. Il traffico marittimo, in particolare quello legato alle grandi navi da crociera, solleva questioni complesse che meritano un’analisi approfondita.

Il settore crocieristico, a livello globale, ha registrato un’espansione notevole, con un tasso di crescita medio annuo del 5,4% nell’ultimo decennio. L’Italia, con i suoi porti strategici come Civitavecchia, Napoli, Livorno, Genova e, appunto, La Spezia, si trova a gestire un flusso crescente di passeggeri. Se da un lato questo incremento si traduce in un aumento del fatturato per le attività locali e in nuove opportunità di lavoro, dall’altro emerge la necessità impellente di affrontare le sfide ambientali connesse.

Diversi studi hanno evidenziato come i porti italiani, in particolare quelli menzionati, figurino tra i più inquinati al mondo a causa delle emissioni prodotte dalle navi da crociera. Queste emissioni contribuiscono all’aumento di gas serra, polveri sottili (PM10 e PM2,5), biossido di azoto (NO2) e ossido di zolfo (SO2), sostanze che hanno un impatto diretto sulla qualità dell’aria e, di conseguenza, sulla salute dei cittadini. Inoltre, lo scarico di acque reflue e rifiuti può compromettere seriamente gli ecosistemi marini, minacciando la biodiversità e la salute del mare.

Le navi da crociera, infatti, emettono ossidi di azoto, tra cui il biossido di azoto, che hanno un impatto diretto sulla mortalità per cause naturali, problemi respiratori e ospedalizzazioni. È una problematica complessa, che richiede soluzioni innovative e un approccio integrato.

Iniziative per un futuro più verde

Nonostante le sfide, il panorama non è privo di segnali incoraggianti. Diverse compagnie di crociera, tra cui nomi importanti come MSC Crociere e Costa Crociere, stanno investendo in modo significativo nello sviluppo e nell’implementazione di tecnologie più ecologiche. L’obiettivo è quello di ridurre drasticamente le emissioni e migliorare l’efficienza energetica delle loro flotte, con l’ambizioso traguardo di raggiungere crociere a zero emissioni di carbonio entro il 2050.

Tra le iniziative più promettenti, spicca l’elettrificazione delle banchine, un progetto già approvato per il porto di La Spezia. Questa soluzione innovativa consente alle navi di collegarsi alla rete elettrica terrestre durante l’ormeggio, riducendo così la necessità di utilizzare i motori ausiliari alimentati a combustibili fossili, una delle principali fonti di inquinamento atmosferico nei porti.

Un’inchiesta condotta da Italia che Cambia ha rivelato che nel corso del 2023 sono transitati circa 13 milioni di passeggeri nei porti italiani, un dato che segna un record storico per il settore. La Liguria si è posizionata al primo posto in questa classifica, con circa 3 milioni di passeggeri movimentati. L’impatto di queste navi è considerevole: si stima che una singola nave da crociera produca in media 420 kg di anidride carbonica (CO2) al giorno per passeggero, un dato significativamente superiore rispetto agli 81 kg prodotti da un turista che soggiorna in un hotel tradizionale.

Federico Valerio, chimico presso l’Ecoistituto di Reggio Emilia e Genova, ha stimato che, qualora venissero rispettate le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si potrebbero evitare circa 300 decessi all’anno nella zona circostante il porto di Genova. Inoltre, l’acidificazione del mare, causata dai solfati acidi solforici emessi dalle navi, rappresenta una minaccia per la vita marina e per l’intero ecosistema.

Maddalena Jahoda, biologa e divulgatrice scientifica, ha evidenziato un altro aspetto critico: il rischio di collisioni tra navi e cetacei, in particolare balenottere comuni e capodogli, specie particolarmente vulnerabili.

Per mitigare l’inquinamento, si stanno sperimentando diverse soluzioni, tra cui l’utilizzo di combustibili a basso contenuto di zolfo in prossimità dei porti e l’implementazione di sistemi di trattamento delle acque di sentina. Tuttavia, queste misure non risolvono completamente il problema dell’inquinamento prodotto durante la navigazione in mare aperto.

Alcuni paesi stanno adottando misure più incisive per proteggere l’ambiente marino. Ad esempio, nel New England, negli Stati Uniti, sono state modificate le rotte dei traghetti per salvaguardare le balene franche, mentre in Grecia sono stati stipulati accordi con le compagnie di crociere per evitare le aree marine più sensibili.

Le nuove strategie di accoglienza a la spezia

Il porto di La Spezia, consapevole delle sfide poste dal crescente traffico crocieristico, sta implementando nuove strategie per migliorare l’accoglienza dei passeggeri e promuovere un turismo più sostenibile. In questo contesto, il Terminal Crociere si è arricchito di un nuovo servizio di informazione e accoglienza turistica, pensato per orientare i passeggeri verso una fruizione consapevole del territorio del Parco Nazionale delle Cinque Terre.

Questo sportello, gestito da operatori esperti, fornisce informazioni dettagliate sui servizi disponibili, sugli itinerari turistici consigliati e sui punti di interesse del parco, offrendo anche consigli pratici su come vivere al meglio l’esperienza di visita, nel rispetto della natura e delle comunità locali. L’obiettivo principale è quello di contribuire a regolarizzare i flussi turistici, in un’ottica di sostenibilità a lungo termine, e di innalzare la qualità dell’accoglienza offerta ai crocieristi.

È fondamentale che il successo del traffico crocieristico a La Spezia sia accompagnato da un impegno concreto per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. La sfida è quella di trovare un equilibrio virtuoso tra sviluppo economico e sostenibilità ambientale, promuovendo un turismo crocieristico più responsabile e rispettoso del territorio.

Si cerca quindi di trovare un punto d’incontro tra le esigenze del turismo e quelle dell’ambiente, affinché la crescita del settore avvenga in modo sostenibile e rispettoso del territorio. Il nuovo punto di accoglienza si pone come un importante strumento per informare e sensibilizzare i turisti, guidandoli verso scelte consapevoli e responsabili.

Il terminal crociere di La Spezia si impegna quindi a migliorare l’esperienza dei crocieristi, offrendo servizi di alta qualità e promuovendo un turismo sostenibile. L’obiettivo è quello di far conoscere ai visitatori le bellezze del territorio, incentivandoli a rispettare l’ambiente e le comunità locali.

Per questo, sono state avviate collaborazioni con gli enti locali e le associazioni del territorio, al fine di promuovere un’offerta turistica integrata e sostenibile. Si punta quindi a valorizzare le risorse locali, incentivando la creazione di nuove opportunità di lavoro e favorendo lo sviluppo economico del territorio.

Si cerca di creare un modello di turismo che sia in grado di generare benefici per tutti, sia per i turisti che per le comunità locali. L’obiettivo è quello di offrire un’esperienza di viaggio unica e indimenticabile, nel rispetto dell’ambiente e della cultura del territorio.

I nostri consigli di viaggio

Se state pianificando una crociera nel Mediterraneo, vi invitiamo a considerare l’impatto ambientale del vostro viaggio. Scegliete compagnie che investono in tecnologie pulite e che si impegnano a ridurre le proprie emissioni. Informatevi sulle iniziative locali a sostegno del turismo sostenibile e cercate di ridurre al minimo il vostro impatto durante le escursioni a terra.

Un consiglio per i viaggiatori occasionali: quando scegliete le vostre escursioni, optate per attività che supportano l’economia locale e che rispettano l’ambiente, come visite a piccole aziende agricole, passeggiate nei parchi naturali o degustazioni di prodotti tipici.

Per i viaggiatori esperti, suggeriamo di approfondire la conoscenza delle normative ambientali marittime e di sostenere attivamente le organizzazioni che si battono per la tutela del mare. Un viaggio consapevole è un viaggio che arricchisce non solo noi stessi, ma anche il mondo che ci circonda.

Speriamo che queste informazioni vi abbiano stimolato una riflessione più approfondita sul tema del turismo sostenibile e vi invitiamo a condividere le vostre esperienze e i vostri consigli con noi. Il futuro del turismo dipende dalle scelte che facciamo oggi.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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