Come stanno trasformando i borghi italiani con l’arte contemporanea?

L’avvio della quinta edizione di Una Boccata d’Arte segna un bellissimo traguardo: 100 interventi realizzati in 100 borghi da altrettanti artiste e artisti internazionali dal 2020, anno in cui il progetto è nato con l’idea di sostenere le nuove generazioni. Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis, ha dichiarato: «Per l’anniversario speciale dei cinque anni abbiamo scelto di coinvolgere solo artisti under 35, che hanno dimostrato entusiasmo e impegno nella realizzazione degli interventi e nella relazione con il territorio, coinvolgendo con grande sensibilità le comunità locali il cui contributo in molti casi è stato essenziale anche nella fase creativa dei progetti».

Confermando il progetto come un invito al viaggio e alla scoperta di luoghi inaspettati e lontani dai circuiti tradizionali dell’arte contemporanea, la nuova edizione presenta interventi di artisti come Nicola Baratto & Yiannis Mouravas a Sant’Angelo Muxaro in Sicilia, Tiphaine Calmettes a Porto Levante in Veneto, Mariona Cañadas & Pedro Murúa a Paluzza in Friuli Venezia Giulia, Beatrice Celli a San Sebastiano Curone in Piemonte, Adji Dieye a Magrè sulla Strada del Vino in Trentino-Alto Adige, e molti altri.

Un viaggio artistico attraverso l’Italia

Dal Nord al Sud, i borghi italiani si trasformano in gallerie a cielo aperto. A Verrès, in Valle d’Aosta, l’intervento di Augustas Serapinas, Aosta Valley Wooden Collars From Lithuania, esplora il legame tra gli abitanti e la valle, mettendo in luce la contaminazione culturale tra la Lituania e la Valle d’Aosta. In Piemonte, Beatrice Celli ripercorre le antiche vie del sale con La Camminata dei Corpi Salienti, mentre in Liguria, Sasha Tishkov celebra l’ulivo come simbolo di sincretismo tra culture mediterranee con Her Branches on the Ground, Her Roots in the Sky.

In Veneto, Tiphaine Calmettes crea They Are Looking at Us a Porto Levante, un’installazione che omaggia il mare e le sue creature, invitando i visitatori a immergersi in uno stato contemplativo. In Trentino-Alto Adige, Adji Dieye realizza Can you see me? Mi vedi? Kannst du mich sehen? a Magrè sulla Strada del Vino, un’opera che invita a riflettere sulla resistenza culturale e sull’identità nazionale attraverso installazioni geometriche nei giardini pubblici.

Interventi artistici e comunità locali

In Friuli Venezia Giulia, Mariona Cañadas e Pedro Murúa presentano Mandi Mandi. L’intreccio diventa suono a Paluzza, un’installazione sonora che racconta la vita del borgo. In Lombardia, Sofia Silva realizza Arrossire e Rosseggiare a Palazzo Pignano, due grandi tele verticali poste nella navata destra della Pieve di San Martino. In Emilia-Romagna, Sóley Ragnarsdóttir decostruisce l’immaginario antropocentrico con Sign of Care a Berceto, spostando l’attenzione sulle altre specie che vivono nei camminamenti antichi.

In Toscana, Villiam Miklos Andersen riattiva una vecchia latteria a Serre di Rapolano con Rock Hard Milk, trasformandola in uno spazio aperto al pubblico. In Umbria, Ode de Kort realizza una scultura cinetica a Otricoli, mentre in Abruzzo, Agostino Quaranta esplora il fragile rapporto tra uomo e natura con Quanto potrebbe costare il ritorno del lago? a Gioia dei Marsi. In Molise, Beatriz de Rijke riflette sulla trasformazione semantica degli oggetti quotidiani con The Sacred Ordinary a Guardialfiera.

Un progetto diffuso e inclusivo

Una Boccata d’Arte è un progetto che coinvolge 20 borghi italiani, uno per ogni regione, con interventi artistici realizzati da giovani artisti under 35. Le inaugurazioni si terranno il 22 e 23 giugno 2024, e gli interventi saranno visitabili fino al 29 settembre. Il progetto è promosso da Fondazione Elpis, in collaborazione con Galleria Continua e Threes, che cura tre interventi incentrati sulla sperimentazione sonora in Abruzzo, Lazio e Molise.

Il 2024 segna il raggiungimento di un importante traguardo: 100 progetti realizzati, 100 artisti e 100 borghi coinvolti nel corso di cinque edizioni. Grazie alle acquisizioni delle amministrazioni e alle donazioni degli artisti, oltre un terzo dei borghi coinvolti hanno scelto di accogliere in modo permanente le opere realizzate nelle edizioni passate. Più di trenta interventi diffusi sul territorio costituiscono oggi un vero e proprio itinerario visitabile tutto l’anno.

I nostri consigli di viaggio

Per i viaggiatori occasionali, consigliamo di pianificare una visita a uno dei borghi coinvolti in Una Boccata d’Arte durante il weekend delle inaugurazioni, il 22 e 23 giugno 2024. Questo permetterà di vivere l’esperienza dell’arte contemporanea in un contesto unico, scoprendo al contempo le bellezze storiche e paesaggistiche dei piccoli centri italiani.

Per i viaggiatori esperti, suggeriamo di seguire l’itinerario completo di Una Boccata d’Arte, visitando più borghi e immergendosi nelle diverse installazioni artistiche. Questo percorso offre l’opportunità di esplorare l’Italia in modo originale, lontano dai circuiti turistici tradizionali, e di entrare in contatto con le comunità locali, scoprendo storie e tradizioni uniche.

In conclusione, Una Boccata d’Arte non è solo un evento artistico, ma un vero e proprio viaggio culturale che invita a riscoprire l’Italia attraverso l’arte contemporanea, creando connessioni profonde tra artisti, comunità e visitatori. Buon viaggio e buona scoperta!