Quali sono le Spiagge Italiane da Preservare nella Giornata Mondiale degli Oceani?

Scopri le meraviglie delle aree marine protette italiane e l'importanza della loro conservazione per la biodiversità e la lotta contro l'inquinamento.

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  • 21,1 gradi centigradi: la temperatura media della superficie del mar Mediterraneo ad aprile 2023, un record negativo.
  • L'Italia vanta 29 aree marine protette, la più estesa rete del Mediterraneo.
  • Il WWF propone di estendere la protezione al 30% dello spazio marittimo entro il 2030, rispetto all'attuale 8,33%.

L’8 giugno si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani (World Oceans Day), una ricorrenza di grande rilevanza che ci invita a riflettere sull’importanza dei mari e degli oceani per le nostre vite, promuovendo una maggiore sensibilità tra individui e collettività per salvaguardare il “polmone blu” della Terra, minacciato dai danni causati dall’inquinamento e dalla dispersione di plastiche e microplastiche. In Italia, si terranno numerose iniziative per sensibilizzare il rapporto con i mari e promuovere una maggiore risposta per questa risorsa fondamentale.

In questo contesto, proponiamo un breve tour alla scoperta delle nostre spiagge e dei patrimoni di biodiversità marina da preservare. Le spiagge più belle d’Italia si trovano spesso in aree marine protette, che rappresentano il principale strumento per la conservazione della biodiversità e la gestione delle risorse naturali in tutti gli oceani e mari del mondo. L’Italia vanta la più estesa rete di aree marine protette nel Mediterraneo, con 29 aree distribuite da Nord a Sud e due Parchi sommersi (Baia e Gaiola) oltre al Santuario dei cetacei. L’obiettivo del Piano del mare, approvato nel 2023, è proteggere il 30% dei mari italiani.

Tra questi paradisi marini, spicca l’area naturale marina protetta delle Cinque Terre, situata tra Punta Mesco a ovest e Punta di Montenero a est, di fronte al Parco Nazionale delle Cinque Terre. Questa riserva è di grande interesse per la vita subacquea, offrendo punti di immersione di notevole interesse naturalistico. Un altro paradiso naturale è Capo Milazzo, uno dei siti paesaggistici e naturalistici più suggestivi della provincia di Messina. L’area protetta offre quindici percorsi d’immersione in fondali caratterizzati da gorgonie bianche e gialle, praterie di Posidonia oceanica e corallo nero.

In Sardegna, i pazzeschi scenari sommersi di Capo Carbonara sono caratterizzati da rocce granitiche che formano pinnacoli, bastioni, avvallamenti e spaccature tafoni, colorati dal giallo delle margherite o dal rosso delle gorgonie. Nei pressi dei Variglioni dell’Isola dei Cavoli è normale incontrare branchi di barracuda mediterranei, mentre vicino alla Secca di Cala Caterina si può ammirare lo spettacolo sommerso di grosse frane granitiche, abitate da popolazioni di cernie e orate di grandi dimensioni.

Lentiscosa, frazione del comune di Camerota, in provincia di Salerno, confina con il comune di San Giovanni a Piro, all’interno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. L’area marina protetta Costa degli Infreschi e della Masseta, fiore all’occhiello della Campania, si affaccia nel golfo di Policastro e offre come punto di attrazione turistica Porto Infreschi, una deliziosa spiaggetta. Numerose sono le grotte sommerse, tra cui spicca la Grotta dell’Alabastro.

Lungo la costa laziale, brilla il santuario di biodiversità marina delle isole di Ventotene e Santo Stefano, protetta per la tutela e valorizzazione delle risorse biologiche e geomorfologiche, promuovendo uno sviluppo socio-economico compatibile con la rilevanza naturalistica, privilegiando attività tradizionali.

Il Mediterraneo ‘bollente’: temperature record nel 2023

Il mare ha registrato una preoccupante salita di temperatura. Nell’aprile del 2023, la temperatura media della superficie del mar Mediterraneo ha raggiunto un nuovo record negativo, toccando i 21,1 gradi centigradi, con un aumento medio di quasi un grado rispetto al periodo 1850-1900. Durante l’inverno trascorso, le acque del golfo di Napoli hanno registrato una temperatura di 15,5 gradi, un aumento di un grado rispetto alla media.

Questo triste primato è stato confermato dai recenti dati del sistema europeo Copernicus, che ad aprile 2024 ha rilevato una temperatura globale della superficie del mare tra il 60° parallelo sud e il 60° nord di 21,04 gradi, la cifra più alta mai registrata in questo mese. L’innalzamento delle temperature impatta negativamente sul ruolo dei mari nella termoregolazione del clima globale e nella custodia della biodiversità. Le acque oceaniche, che ricoprono il 70% del pianeta, assorbono il 90% del calore derivante dal riscaldamento globale.

Il mare Nostrum inizia a presentare il conto dell’aumento della temperatura delle acque. Le praterie di Posidonia, piante acquatiche che assorbono 5,7 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno, stanno diminuendo, mentre le gorgonie e le meduse, specie aliene, proliferano. Secondo il report del WWF “Il respiro degli oceani”, il mar Mediterraneo è “l’hotspot del cambiamento climatico”. In occasione della Giornata mondiale degli oceani, le Nazioni Unite hanno adottato il motto “risvegliare nuove profondità” per sensibilizzare sull’importanza di comprendere, avere compassione, collaborare e impegnarsi per la salute degli oceani.

Le iniziative a sostegno della salute del mare includono il progetto ‘Emodnet data ingestion’, lanciato dall’European marine observatory and data network insieme a Enea, con l’obiettivo di rendere i dati delle acque reperibili e accessibili, a vantaggio della pianificazione marittima e della ‘blue economy’. Il WWF propone di estendere la percentuale di spazio marittimo protetto al 30% entro il 2030, considerando che attualmente solo l’8,33% del Mediterraneo è sotto tutela. Inoltre, suggerisce di proteggere i corridoi ecologici per la sopravvivenza delle specie migratorie, come le balene, e di favorire la pesca sostenibile.

Alberto Luca Recchi: l’esploratore del mare

Alberto Luca Recchi, noto esploratore del mare, ha condiviso le sue esperienze e riflessioni sulla vita marina. Al suo primo incontro con uno squalo, pensò di morire, ma da quel momento ha sviluppato una profonda ammirazione per queste creature. Recchi sottolinea che gli squali sono essenziali per l’equilibrio degli ecosistemi marini e che la loro presenza è un indicatore di un mare sano.

Recchi ha dedicato la sua vita a esplorare e documentare le meraviglie del mondo sottomarino, contribuendo a sensibilizzare il pubblico sull’importanza della conservazione marina. Le sue avventure e scoperte hanno ispirato molti a rispettare e proteggere gli oceani. La sua passione per il mare lo ha portato a collaborare con numerose organizzazioni e progetti di conservazione, contribuendo a promuovere una maggiore consapevolezza sull’importanza della tutela degli ecosistemi marini.

America’s Cup: Luna Rossa Prada Pirelli e UNESCO per la tutela degli oceani

La squadra di Luna Rossa Prada Pirelli ha recentemente presentato a Venezia una nuova partnership con l’UNESCO, in occasione della prima Ocean Literacy World Conference nella città lagunare. L’equipaggio tricolore ha annunciato la presenza dei loghi dell’ente e del progetto educativo SEA BEYOND sugli scafi delle imbarcazioni. “Siamo orgogliosi di dare avvio a questa collaborazione. Il nostro team e la nostra barca sono stati scelti per diffondere a livello globale l’educazione all’oceano e la tutela dell’ambiente marino, un grande onore e ci impegneremo per esserne degni”, ha spiegato lo skipper e team director di Luna Rossa Prada Pirelli, Max Sirena.

La direttrice generale dell’UNESCO, Audrey Azoulay, ha aggiunto: “Attraverso Luna Rossa Prada Pirelli, la tutela dell’oceano partecipa alla Coppa America. È un’occasione per rafforzare il partenariato tra UNESCO e Gruppo Prada per l’educazione all’oceano”. La scelta di avviare questa partnership con Luna Rossa Prada Pirelli rientra in un progetto a lungo termine dell’UNESCO, che coinvolge la vela e si concentra sul sostegno all’osservazione dell’oceano, coinvolgendo velisti della Barcelona World Race, Ocean Race e Vendée Globe.

I nostri consigli di viaggio

Per i viaggiatori occasionali, un consiglio fondamentale è di praticare la raccolta differenziata in spiaggia e di non disperdere sigarette o altri rifiuti. Optare per asciugamani e teli da mare realizzati con materiali sostenibili, come il cotone organico o il bambù, può fare una grande differenza. Inoltre, partecipare a iniziative di pulizia delle spiagge e rispettare la fauna e la flora locali sono gesti semplici ma importanti per contribuire alla salvaguardia del mare.

Per i viaggiatori esperti, un suggerimento è di consumare pesce locale proveniente da pesca sostenibile. Questo non solo supporta le economie locali, ma aiuta anche a preservare le risorse marine. Inoltre, esplorare le aree marine protette e partecipare a immersioni guidate da esperti può offrire un’esperienza unica e educativa, permettendo di apprezzare la bellezza e la fragilità degli ecosistemi marini.

Riflettere sulla nostra relazione con il mare e gli oceani è essenziale. Ogni piccolo gesto può contribuire a preservare questi preziosi ecosistemi per le future generazioni. Viaggiare con consapevolezza e rispetto per l’ambiente marino non solo arricchisce la nostra esperienza, ma aiuta anche a proteggere il nostro pianeta.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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