Come una ricostruzione virtuale può trasformare la storia del Duomo di Udine?
- Progetto iniziato nel 2022 che culmina in un video-documentario di 15 minuti.
- Collaborazione tra istituzioni come l'Università di Udine e l'Alma Mater Studiorum di Bologna.
- Il Duomo è esplorabile dalla sua consacrazione nel 1335 fino alla riforma del 1735.
Nel cuore del Friuli Venezia Giulia, un progetto innovativo ha preso vita, permettendo di esplorare il Duomo di Udine come appariva tra il Medioevo e il Rinascimento. Gli spettatori possono immergersi in una video-esperienza che li trasporta nel passato, offrendo loro la possibilità di apprezzare l’architettura gotica del XIV secolo, con i suoi archi a sesto acuto, la struttura a capriate e le opere pittoriche di Vitale da Bologna. Questa esperienza visiva è stata presentata nella sala conferenze della Fondazione Friuli, alla presenza di autorità e studiosi, segnando un importante passo avanti nella valorizzazione del patrimonio storico e architettonico della regione.
La Tecnologia al Servizio della Storia
Il video-documentario, della durata di 15 minuti, rappresenta il culmine di un progetto editoriale e multimediale iniziato nel 2022. Promosso dall’Istituto Pio Paschini per la storia della Chiesa in Friuli, in collaborazione con l’Università degli Studi di Udine e l’Alma Mater Studiorum ? Università di Bologna, il progetto è stato sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito del programma Identità Culturale del Friuli (ICF). La ricostruzione virtuale del Duomo permette di esplorare l’edificio sacro dalla sua consacrazione nel 1335, ad opera del Patriarca Bertrando di Saint Geniès, fino alle trasformazioni rinascimentali e alla riforma del 1735 promossa dalla famiglia Manin.
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Collaborazione e Sinergia tra Enti
Il compimento del video è stato il risultato di un lavoro di squadra tra più enti, tra cui l’Arcidiocesi di Udine, la Regione Friuli Venezia Giulia, la Società Danieli SPA, la Fondazione Friuli, l’Editrice La Vita Cattolica e il Capitolo Metropolitano di Udine. Il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, ha manifestato il suo orgoglio per questa sinergia tra settori pubblici e privati, sottolineando come tale progetto esalti e promuova l’immenso patrimonio storico e culturale della regione. L’arcivescovo di Udine, mons. Riccardo Lamba, e altre personalità di spicco hanno partecipato alla presentazione, evidenziando l’importanza di rendere accessibile al grande pubblico un gioiello del patrimonio friulano.
I Nostri Consigli di Viaggio
Per i viaggiatori occasionali, visitare il Duomo di Udine attraverso questa esperienza virtuale offre un’opportunità unica di comprendere la ricchezza storica e culturale della regione. È un modo per avvicinarsi alla storia con un approccio moderno e coinvolgente. Per i viaggiatori esperti, si consiglia di esplorare anche i dintorni della città, scoprendo altri tesori architettonici e culturali del Friuli Venezia Giulia, come la città di Cividale del Friuli, patrimonio dell’UNESCO. In conclusione, questo progetto non solo arricchisce il panorama culturale e turistico della regione, ma invita i visitatori a riflettere sul valore della storia e dell’architettura come ponti tra passato e presente. Che siate viaggiatori occasionali o esperti, lasciatevi ispirare dalla bellezza e dalla storia del Friuli Venezia Giulia, un territorio che continua a raccontare storie attraverso le sue pietre e le sue tradizioni.