Cosa rivela la scoperta del nuovo tempio a Selinunte?

Gli scavi recenti condotti a Selinunte hanno portato alla luce un nuovo tempio e sale per banchetti rituali, svelando dettagli inediti sulla funzione rituale del sito.

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  • Scoperto un nuovo tempio rettangolare senza colonne, di dimensioni pari a circa due terzi del Tempio R.
  • Individuate sale per banchetti rituali lungo il confine settentrionale del Santuario.
  • Rinvenuti materiali nel Tempio R che confermano la cronologia tra 580-570 a.C.
  • Documentata una trincea di fondazione nell'angolo nord-est del Tempio R.

La recente campagna di scavi condotta dall’Institute of Fine Arts della New York University e dall’Università degli Studi di Milano ha portato alla luce un nuovo piccolo tempio nel parco archeologico di Selinunte, in provincia di Trapani. Questa scoperta, guidata da Clemente Marconi, aggiunge un ulteriore tassello alla comprensione della ricchezza e dell’ampiezza dell’Acropoli di Selinunte, un sito archeologico di grande importanza nel Mediterraneo.

Dettagli della Scoperta

Il nuovo tempio, scoperto durante una missione durata quasi 40 giorni, ha una pianta rettangolare e dimensioni pari a circa due terzi del Tempio R, senza colonne. Gli archeologi hanno anche individuato una serie di sale utilizzate per banchetti rituali lungo il confine settentrionale del Santuario. L’area a nord del Tempio C è stata una delle principali zone di esplorazione, rivelando numerosi edifici collegati alla vita sacra tra il periodo arcaico e quello classico.

«È chiaro – ha spiegato Clemente Marconi – che il settore settentrionale del grande santuario urbano aveva una funzione rituale e un carattere molto più monumentale di quanto si pensasse in precedenza. Ci auguriamo che le ricerche future consentano di comprendere meglio quest’area in tutta la sua ricchezza originaria».

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Ulteriori Scoperte e Analisi

La missione di scavo di quest’anno si è concentrata anche sulla cella del Tempio R, già scavata nel 2023. I materiali estratti hanno confermato la cronologia della costruzione del Tempio R, risalente al periodo di transizione tra gli stili Corinzio medio e Corinzio tardo (580-570 a.C.). Durante lo scavo, è stata documentata per la prima volta una ricostruzione della trincea di fondazione nell’angolo nord-est del Tempio R.

Nel corso delle ricerche, sono stati rinvenuti un profondo foro di palo e una punta di lancia in ferro, depositati in associazione ad abbondanti resti faunistici. Inoltre, sono stati identificati strati appartenenti ai primi cinquant’anni dell’insediamento selinuntino (630-570 a.C.), fornendo nuovi dati di indubbia rilevanza.

Importanza della Scoperta

La scoperta di questo piccolo tempio e delle sale per banchetti rituali è di grande importanza per comprendere meglio la funzione rituale e il carattere monumentale del settore settentrionale del santuario urbano di Selinunte. «Le attività di ricerca svolte in quest’area – ha detto Francesco Paolo Scarpinato, Assessore regionale ai Beni culturali e all’identità della Sicilia – rivelano sempre nuove scoperte, e in questo caso si tratta di reperti di grande valore. In autunno, quando riprenderanno le attività, avremo dettagli più chiari sulla portata della scoperta».

La missione ha interessato anche la porzione occidentale del naos e il limite orientale dell’adyton all’interno del Tempio R. Sono state documentate due fasi distinte: la prima corrispondente a interventi di scavo moderni e la seconda alla porzione superiore dello spianamento di età ellenistica. Al centro dell’area è stato rinvenuto anche un pozzo circolare, scavato per circa tre metri di profondità, probabilmente costruito e riempito in età ellenistica, a conferma della presenza di acqua in questo settore dell’Acropoli.

I nostri consigli di viaggio

Per i viaggiatori occasionali, visitare Selinunte offre un’opportunità unica di immergersi nella storia antica e di esplorare uno dei più grandi siti archeologici del Mediterraneo. Consigliamo di pianificare la visita durante i mesi autunnali, quando le temperature sono più miti e le attività di scavo potrebbero essere in corso, offrendo la possibilità di assistere a nuove scoperte in tempo reale.

Per i viaggiatori esperti, considerare un tour guidato con un archeologo può arricchire notevolmente l’esperienza, fornendo approfondimenti dettagliati sulle scoperte recenti e sul contesto storico. Inoltre, esplorare le aree meno conosciute del parco, come le Cave di Cusa e Pantelleria, può offrire una visione più completa della civiltà selinuntina.

In conclusione, la scoperta di questo nuovo tempio a Selinunte non solo arricchisce il patrimonio archeologico della Sicilia, ma offre anche ai viaggiatori l’opportunità di riflettere sulla complessità e la ricchezza delle civiltà antiche, stimolando una profonda connessione con il passato.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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