Emozionante: la riscoperta della Strada Regia delle Calabrie svela tesori storici e culturali
- La Strada Regia delle Calabrie copre un percorso di 260 chilometri, attraversando tre regioni e quattro province.
- Include 45 città e borghi, 15 stazioni di posta e cinque siti Unesco.
- Il progetto di riscoperta è durato otto anni, portando alla luce segmenti storici dimenticati e epitaffi del XVIII secolo.
La Strada Regia delle Calabrie, un’antica via di comunicazione che collegava Napoli a Reggio Calabria, è stata recentemente riportata alla luce grazie a un progetto di Archeoclub d’Italia. Questo percorso, lungo 260 chilometri, attraversa tre regioni e quattro province, e rappresenta un itinerario straordinario che include 45 città e borghi, 15 antiche stazioni di posta e cinque siti Unesco. La strada è un vero e proprio museo a cielo aperto, ricco di parchi nazionali, taverne ottocentesche, siti archeologici e grandi opere di ingegneria romana e borbonica. Al termine di un periodo di ricerche durato otto anni, sono stati portati alla luce segmenti storici dimenticati, epitaffi risalenti al diciottesimo secolo e narrazioni dei viaggiatori del Gran Tour. La sua inclusione negli itinerari di “Giubileo For All” rappresenta un riconoscimento importante, sottolineando il suo valore culturale e storico.
Il Giubileo For All e l’Inclusione del Tratto Salernitano
Il tratto salernitano della Strada Regia delle Calabrie è stato inserito negli itinerari inclusivi di “Giubileo For All”, un’iniziativa che mira a promuovere percorsi accessibili a tutti. Questo progetto è stato realizzato grazie alla sinergia tra l’Archeoclub d’Italia e l’Arcidiocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni. La sezione di Cava de’ Tirreni, in particolare, è stata al centro di questo sforzo, offrendo un’opportunità unica per il territorio di essere parte di una rete di cammini inclusivi. La strada, con i suoi 2200 anni di storia, è un simbolo di connessione e dialogo tra culture diverse, e la sua riscoperta rappresenta una straordinaria occasione per valorizzare il patrimonio culturale del Sud Italia.
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Il Premio Nobel Denis Mukwege e il Volto della Pace
Il Premio Nobel per la Pace, Denis Mukwege, sarà protagonista di un evento significativo lungo la Strada Regia delle Calabrie. Il 10 e 11 agosto 2024, Mukwege percorrerà a piedi il Borgo Scacciaventi di Cava de’ Tirreni, un luogo unico nel Sud Italia, caratterizzato da residenze storiche e architetture barocche. Questo evento, intitolato “Il Volto della Pace”, vedrà la partecipazione di numerose associazioni e istituzioni locali, che dialogheranno con Mukwege su temi come la pace, i diritti umani e l’inclusione sociale. L’incontro sarà un’occasione per riflettere sul ruolo del turismo come strumento di pace e dialogo interculturale, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
I Nostri Consigli di Viaggio
Per coloro che si avventurano sporadicamente in viaggio, una traversata attraverso la Strada Regia delle Calabrie si presenta come una chance imperdibile per immergersi in una narrazione temporale affascinante. Si ha così l’opportunità di esplorare incantevoli borghi antichi, insieme a splendide bellezze naturali disseminate lungo questo storico tragitto. È raccomandato programmare tale esperienza includendo tappe ai patrimoni dell’Unesco, oltre alla scoperta delle tradizionali taverne locali che contribuiscono ad amplificare l’autenticità dell’esperienza vissuta.
D’altro canto, gli intenditori dei viaggi possono sentirsi stimolati ad addentrarsi nei segmenti meno noti della via; tali aree riservano sorprese tra testimonianze archeologiche ed esempi architettonici rari nel loro genere. Non dimenticate poi di inserire nella vostra agenda la visita alle suggestivegrotte di Pertosa; così come ai musei scientifico-naturali, offrendo scorci illuminanti sulla cronologia geologica al pari del patrimonio culturale della zona.
Infine, va sottolineato che percorrere la Strada Regia delle Calabrie trascende semplicemente l’idea turistica: esso rappresenta piuttosto una profonda opportunità educativa per allargare gli orizzonti personali. Con questa prospettiva inviterei ciascun lettore a contemplarne appieno lo spirito intrinseco: come attraverso esperienze turistiche genuine possiamo favorire processi significativi volti alla pace ed al dialogo interculturale, mentre allo stesso tempo benefichiamo dello scambio reciproco con le comunità incontrate lungo questo itinerario affascinante.