Esplora il Salento in bici: un viaggio tra storia e natura!

Scopri l'itinerario ciclistico unico nel cuore del Salento tra Francavilla Fontana e Ceglie Messapica, esplorando luoghi storici e bellezze naturali.

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  • L'itinerario 35 km collega Francavilla Fontana a Ceglie Messapica.
  • Visita alla Cripta di San Michele con affreschi dell'VIII secolo.
  • Osservazione delle Specchie: antiche torri risalenti al periodo ellenistico.

Un angolo speciale del Salento si prepara ad accogliere tutti coloro che hanno a cuore storia e natura con un evento davvero unico nel suo genere. Il prossimo sabato 7 dicembre, appassionati ciclisti potranno intraprendere uno straordinario tragitto tra la dolce trasformazione del territorio dalla piana salentina fino alla suggestiva cornice collinare delle Murge Sud Orientali. A partire dal nobile Castello degli Imperiali situato a Francavilla Fontana, gli avventurieri in bicicletta seguiranno l’antica Strada Vecchia Francavilla-Ceglie su una lunghezza approssimativa di 35 chilometri che collega pittoresche contrade campestri di Francavilla Fontana con quelle di Ceglie Messapica.

Lungo questo itinerario sulle strade asfaltate della regione, gli esploratori sono invitati a visitare location d’indubbia bellezza ed importanza storica. Tra i punti d’interesse spiccano la Cripta di San Michele assieme alle Specchie Giovannella, Capece e Castelluzzo, come pure le antiche masserie sparse nel paesaggio circostante. Tale esperienza offre non solo un’immersione nella natura ma anche una rara occasione per riscoprire il ricco retaggio culturale locale.

La Cripta di San Michele: Un Tesoro di Arte e Fede

Ceglie Messapica ospita una gemma imperdibile lungo il percorso culturale: la Cripta di San Michele. Questo antro affascinante dalla formazione carsica funge da tempio per il culto micaelico già dall’VIII secolo. All’interno vi è un imponente altare in pietra sopraelevato incorniciato da tre magnifici affreschi dal grande valore storico-artistico. Tra questi spicca la Madonna orante, databile all’VIII secolo e ritenuta la prima rappresentazione pittorica salentina della sua categoria. In aggiunta vi sono rappresentati il Cristo pantocratore e l’emblematico San Michele arcangelo, componendo così una visione imprescindibile dell’arte sacra dei tempi antichi.

Soggetto a studi meticolosi svolti dalla professoressa Olga Sarcinella, questo sito permette di delineare con maggiore chiarezza le sue origini storiche insieme alle connessioni con il culto micaelico diffuso nell’Alto Salento. Più che un semplice santuario religioso si presenta quindi come testimonianza artistica capace di raccontare storie profondamente spirituali ed eternamente devote attraverso i secoli trascorsi.

Cosa ne pensi?
  • Un'opportunità perfetta per gli amanti della natura 🚴‍♂️......
  • Peccato per gli alberi d'olivo devastati dalla Xylella 😢......
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Le Specchie: Testimoni di un Passato Antico

Nell’ambito dell’itinerario proposto, le Specchie Giovannella, Capece e Castelluzzo emergono come luoghi imprescindibili da visitare. Queste antiche costruzioni risalgono al periodo ellenistico e custodiscono storie intriganti di tempi remoti. Tra esse spicca la Specchia Giovannella: eretta in forma di torre imponente con massi megalitici perfettamente tagliati e incastrati senza l’impiego di alcun tipo di legante murario. Questa architettura si distingue mediante cerchi concentrici ed esemplifica il genio costruttivo dell’antichità ancora capace di impressionare per la precisione geometrica.

Allo stesso modo significativa è Specchia Castelluzzo; tra le specchie meglio preservate nella regione dell’Alto Salento si annovera anche questa struttura grandiosa i cui muri colossali svettano fino a 10 metri d’altezza in uno scenario mozzafiato attraversato da stretti sentieri racchiusi tra alte mura a secco. Nonostante ciò, vi si coglie pure una nota amara data dall’effetto devastante causato dalla Xylella sugli olivi monumentali che impreziosiscono quest’area mettendo in evidenza quanto sia fragile il nostro patrimonio naturale.

I Nostri Consigli di Viaggio

Partecipare a questo tipo di itinerario rappresenta una rara occasione di intraprendere un’esperienza che intreccia storia, natura e cultura. Per chi non viaggia spesso, si raccomanda una preparazione accurata: munitevi d’acqua, vestiti comodi e una fotocamera per catturare gli attimi più affascinanti dell’itinerario. Assaporate senza esitazione le specialità tipiche che incontrerete lungo il viaggio; questo offrirà una gustosa connessione con le radici culinarie salentine.

Chi invece ha già vasta esperienza nel viaggio potrebbe considerare l’ampliamento dell’itinerario esplorando la regione ancora più in profondità ed eventualmente prolungando la permanenza per scoprire altre bellezze celate del Salento. Avvalersi di una guida turistica potrà risultare vantaggioso per ottenere un quadro completo dei siti storici e delle pratiche locali. Riflettete infine sul valore della salvaguardia ambientale: ciascuno può parteciparvi contribuendo alla protezione e valorizzazione del territorio a vantaggio della posterità. Viaggiare è sì un’opportunità unica d’apprendimento globale ma è pure un atto responsabile verso quel medesimo mondo cui apparteniamo tutti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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