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Perché la necropoli di Montalé potrebbe rivoluzionare il turismo sardo?
- La necropoli di Montalé è stata candidata per l'inclusione nella lista del patrimonio mondiale UNESCO.
- La necropoli si distingue per le sue decorazioni in bassorilievo, tra cui prominenti figure taurine, offrendo un'immersione nella preistoria mediterranea.
- La candidatura è sostenuta dalla Rete dei Comuni delle Domus de Janas, un'aggregazione di 60 amministrazioni locali sarde.
- Il riconoscimento UNESCO potrebbe creare centinaia di posti di lavoro e promuovere una crescita economica sostenibile nella regione di Sassari.
La Necropoli di Montalé, situata a pochi chilometri dal centro di Sassari, rappresenta uno dei riferimenti più significativi per l’archeologia preistorica della Sardegna. Caratterizzata da complessi ipogei noti come domus de janas, questa necropoli è stata recentemente candidata per l’inclusione nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Questa candidatura arriva non solo a riconoscimento del valore intrinseco del sito, ma anche come parte di un progetto più ampio per includere numerosi altri siti preistorici sardi sotto la stessa designazione, puntando alla valorizzazione di un patrimonio culturale di rilevanza eccezionale.
Il significato di questa candidatura non si limita alla conservazione dei siti archeologici. Gli amministratori locali vedono in questa certificazione uno strumento per elevare Sassari e le aree circostanti come polo attrattivo per il turismo culturale internazionale. L’amministrazione comunale, supportata dal Cesim (Centro Studi Identità e Memoria), ha sostenuto numerosi progetti di ristrutturazione e valorizzazione del patrimonio per garantirne la fruibilità al pubblico, mirando a trasformare la necropoli di Montalé in un punto di riferimento culturale di primo piano.
L’importanza di questo sito risiede anche nella sua unicità artistica. Le domus de janas di Montalé si distinguono per le decorazioni in bassorilievo che rappresentano elementi simbolici legati a credenze e pratiche rituali dell?epoca neolitica. Queste decorazioni non solo abbelliscono le cripte, ma offrono anche uno scorcio sulle antiche civiltà che hanno abitato e attraversato la Sardegna. La peculiarità di questi rilievi, tra cui prominenti figure taurine, contribuisce a rendere questo sito un’area di interesse non soltanto locale, ma mondiale, facendo luce sulla ricca tessitura culturale della preistoria mediterranea.
L’inclusione della necropoli di Montalé nella lista UNESCO è supportata dalla Rete dei Comuni delle Domus de Janas, un’aggregazione di 60 amministrazioni locali sarde, e rappresenta l’unica candidatura italiana per l’anno 2025. Il sito di Montalé, insieme ad altri rilevanti monumenti come il villaggio fortificato di Monte Baranta e l’altare prenuragico di Monte d’Accoddi, sta per iniziare un percorso che potrebbe segnare profondamente il futuro del turismo culturale sardo.
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l’evoluzione turistica di sassari nel contesto Unesco
La trasformazione di Sassari in una destinazione culturale di rilievo ruota intorno al riconoscimento UNESCO, che potrebbe fungere da catalizzatore per un nuovo capitolo nello sviluppo turistico della città. L’assegnazione di questo status prestigioso non è soltanto un suggello di riconoscimento del valore intrinseco del sito, ma anche un’opportunità economica e culturale di vasta portata per la comunità locale.
Con l’ingresso della necropoli di Montalé nel circuito UNESCO, Sassari si troverebbe di fronte a significativi cambiamenti. Il flusso turistico atteso non solo apporterebbe benefici economici diretti, ma stimolerebbe anche una rinascita della città attraverso il rinnovamento delle infrastrutture e l’incremento delle opportunità di lavoro nel settore dei servizi. Si prevede che l’effetto turistico potrebbe potenzialmente creare centinaia di posti di lavoro e promuovere una crescita economica sostenibile per la regione.
In previsione di questa trasformazione, Sassari ha già avviato una serie di iniziative per migliorare l’esperienza dei visitatori. Tra queste, la progettazione di percorsi culturali integrati che collegano la necropoli di Montalé con altri siti di interesse, come il Museo Nazionale “Giovanni Antonio Sanna”. L’obiettivo è offrire un’esperienza turistica ricca e variegata, che combini il fascino dell’antico con la vivacità delle tradizioni contemporanee sarde.
Questa dinamica ridisegnerà anche il profilo internazionale della città. L’adesione al circuito UNESCO permette a Sassari di entrare a far parte di una rete globale di città che condividono una visione comune sulla promozione e protezione del patrimonio culturale. Tale collocazione internazionale offre la possibilità di legami e collaborazioni con altre città, ampliando la visibilità e l’attrattività di Sassari in un contesto turistico sempre più competitivo e interconnesso.
- Finalmente una valorizzazione che la Sardegna merita! 🌟......
- Speriamo che questo non porti a un turismo eccessivo... 😟...
- Chissà come influenzerà le tradizioni locali questa trasformazione... 🤔...
strategie di gestione e promozione equilibrata del flusso turistico
La valorizzazione della Necropoli di Montalé e di altri siti di rilievo a Sassari necessita di un’attenta pianificazione strategica per gestire efficacemente l’eventuale aumento dei visitatori. L’esperienza di altre località UNESCO ha mostrato le sfide associate all?incremento del turismo, come la necessità di evitare l’overtourism e preservare l’autenticità del sito.
Il Comune di Sassari si è già attivato per affrontare queste sfide implementando politiche di sostenibilità turistica mirate. Tra queste, la formazione del personale turistico per garantire una fruizione equilibrata dei siti e l’uso di tecnologie innovative per controllare i flussi di visitatori. Inoltre, i progetti di marketing mirano a diversificare le esperienze turistiche disponibili, puntando a coinvolgere i visitatori in attività che spaziano dalla storia antica alle tradizioni enogastronomiche locali.
In parallelo, la creazione di percorsi culturali meno battuti potrebbe alleggerire la pressione dei visitatori sui principali punti d’interesse, distribuendoli su tutto il territorio. Questo non solo contribuirebbe a preservare l’integrità della necropoli e di altri siti, ma incoraggerebbe anche l’esplorazione di attrazioni meno conosciute, stimolando un’industriosa attività commerciale che rispetti la biodiversità culturale e geografica della regione.
Il Comune sta inoltre investendo sulle infrastrutture locali e sul miglioramento delle strutture ricettive, garantendo che l’espansione turistica avvenga in modo responsabile. Del resto, l’obiettivo centrale rimane l’equilibrio tra sviluppo economico e sostenibilità culturale: un modello di sviluppo che possa fungere da esempio per altre realtà simili in tutto il mondo.
I nostri consigli di viaggio
Per chi visita la Sardegna, e in particolare Sassari, la Necropoli di Montalé è una tappa imprescindibile per apprezzare un pezzo della vasta eredità culturale dell’isola. Un consiglio pratico per i viaggiatori occasionali è di pianificare la visita durante le ore di apertura meno affollate, magari optando per un tour guidato per cogliere tutte le sfumature storiche ed estetiche del sito. La visita può essere combinata con un tour al vicino altare prenuragico di Monte d?Accoddi, per un?esperienza completa del passato sardo.
Per quanto riguarda i viaggiatori esperti, un suggerimento è di cercare percorsi culturali complementari che percorrono l’isola, esplorando anche villaggi più piccoli e meno conosciuti che offrono un?autenticità imperdibile. Partecipare a eventi locali, come sagre e feste tradizionali, può donare un sapore straordinario al viaggio, completando così una scoperta del territorio che va oltre le attrazioni principali.
Riflettere su questo viaggio invita a riconnettere il presente con il passato, apprezzando un patrimonio culturale che ci ricorda come la storia lasci righe profonde non solo nei siti archeologici, ma anche nelle vite quotidiane di chi li abita e nei sentieri di chi decide di scoprirli.