Perché le Murge potrebbero entrare nel patrimonio Unesco?

Il ministro della Cultura valuta l'inclusione delle Murge nella lista Unesco. Ecco cosa potrebbe significare per il patrimonio culturale italiano.

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  • Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha espresso disponibilità per includere le Murge nel patrimonio Unesco.
  • Richiesta supportata dai sindaci di Matera, Altamura, Santeramo in Colle, Laterza e Castellaneta.
  • L'inclusione della Via Appia nella lista Unesco è avvenuta nel luglio 2024.
  • Evento celebrativo a Benevento il 30 agosto 2024, con la partecipazione di numerose autorità.

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha recentemente espresso la sua disponibilità a considerare l’ampliamento dell’area della Via Appia, iscritta nel Patrimonio dell’Umanità, per includere anche la regione delle Murge. Questa iniziativa è stata sollecitata dai sindaci di Matera, Domenico Bennardi, e delle province di Bari, Vitantonio Petronella (Altamura), Vincenzo Casone (Santeramo in Colle), Tarantino Francesco Frigiola (Laterza) e Giambattista Di Pippa (Castellaneta).

I primi cittadini di questi comuni hanno chiesto al ministro di “individuare attività per avviare la revisione della decisione del Comitato del luglio 2024”, seguendo le procedure disponibili. Sangiuliano ha dichiarato che il Servizio Unesco del ministero della Cultura studierà la questione in collaborazione con il dicastero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, nonché con le amministrazioni comunali interessate.

Il ministro ha condiviso le argomentazioni dei sindaci dei comuni esclusi e ha confermato che “saranno coinvolti dal ministero della Cultura nelle iniziative di tutela, conservazione e valorizzazione del percorso associati ai meccanismi del Piano di gestione del sito”. Sangiuliano ha inoltre comunicato al ministro degli esteri, Antonio Tajani, la convocazione di una riunione del comitato di coordinamento per discutere ulteriormente la questione.

Il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, ha apprezzato la risposta del ministro e ha auspicato un rapido avvio delle procedure: “Apprezziamo gli impegni assunti dal ministro e siamo disponibili per tutti i passaggi necessari”.

Via Appia e lista Unesco, incontro con Piantedosi

Il 30 agosto 2024, il ministro degli Interni Matteo Piantedosi ha partecipato a un evento programmatico celebrativo a Benevento, in occasione dell’iscrizione della Via Appia nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. L’evento, organizzato dal sindaco di Benevento Clemente Mastella, dal presidente della Provincia Nino Lombardi e dall’assessora alla Cultura all’Unesco del Comune di Benevento Antonella Tartaglia Polcini, ha visto la partecipazione di numerose autorità civili, militari e religiose, nonché dei sindaci dei comuni inseriti nel sito Unesco della Via Appia, da Roma a Brindisi.

Il programma dell’evento è iniziato alle 17:00 con un incontro istituzionale di lavoro per avviare l’attuazione del piano di gestione del sito, seguito da una visita guidata alla mostra sull’Appia presso il Museo del Sannio. Tra le 18:15 e le 19:15, presso il Teatro de La Salle (ex Teatro De Simone), si è tenuto un incontro programmatico per condividere proposte di cooperazione e valorizzazione della governance del sito seriale “Via Appia. Regina Viarum”.

La serata è proseguita con una parte conviviale: alle 19:30, una degustazione di prodotti tipici del territorio del Sannio e, infine, alle 20:30, un concerto della Fanfara della Polizia di Stato presso il Teatro Romano.

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La rilevanza della Via Appia nel panorama moderno

L’inclusione della Via Appia nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco rappresenta un riconoscimento significativo per uno dei percorsi storici più importanti d’Italia. Conosciuta come la “Regina Viarum”, la Via Appia è stata una delle prime e più strategiche strade romane, collegando Roma a Brindisi e facilitando il commercio e la comunicazione nel mondo antico.

La recente iscrizione della Via Appia nella lista Unesco, avvenuta nel luglio 2024 a Nuova Delhi, ha portato alla luce l’importanza di preservare e valorizzare questo patrimonio storico. La strada, lunga oltre 500 chilometri, attraversa numerosi comuni e regioni, ognuno dei quali contribuisce con il proprio patrimonio culturale e storico unico.

La proposta di includere anche la regione delle Murge nell’area riconosciuta dall’Unesco sottolinea l’importanza di un approccio integrato alla conservazione del patrimonio culturale. Le Murge, con il loro paesaggio caratteristico e la ricca storia, rappresentano un valore aggiunto significativo per il percorso della Via Appia.

Il coinvolgimento delle amministrazioni locali e delle autorità nazionali è cruciale per garantire una gestione efficace e sostenibile del sito. La cooperazione tra i vari enti e la condivisione di risorse e competenze sono fondamentali per preservare e valorizzare questo patrimonio per le future generazioni.

I nostri consigli di viaggio

Per i viaggiatori occasionali, visitare la Via Appia e le regioni circostanti offre un’opportunità unica di immergersi nella storia e nella cultura italiana. Consigliamo di pianificare il viaggio in modo da includere visite ai principali siti archeologici lungo il percorso, come il Parco Archeologico dell’Appia Antica a Roma e il Teatro Romano di Benevento. Non dimenticate di assaporare i prodotti tipici locali, che offrono un’esperienza culinaria autentica e indimenticabile.

Per i viaggiatori esperti, suggeriamo di esplorare le aree meno conosciute della Via Appia, come le Murge. Questa regione offre paesaggi mozzafiato e una ricca storia che merita di essere scoperta. Considerate l’idea di percorrere a piedi o in bicicletta alcuni tratti della strada, per vivere un’esperienza più intima e autentica del territorio.

In conclusione, la Via Appia non è solo un percorso storico, ma un viaggio attraverso il tempo e lo spazio che offre infinite opportunità di scoperta e riflessione. Che siate viaggiatori occasionali o esperti, lasciatevi ispirare dalla “Regina Viarum” e dalle meraviglie che ha da offrire.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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