Scopri i luoghi de ‘L’età fragile’: viaggio tra Pescara e Penne
- Pescara Vecchia: un quartiere pedonalizzato che combina edifici moderni e abitazioni storiche, testimoni del Secondo Conflitto Mondiale.
- Ponte del Mare: inaugurato nel 2009, è il più grande ponte ciclo-pedonale d'Italia, offrendo panorami mozzafiato.
- Riserva Lago di Penne: ospita flora e fauna uniche, tra cui la nitticora, simbolo scelto per nidificare da qualche anno.
Pescara, città dalla storia millenaria, è nata dalla fusione di due comuni abruzzesi nel secolo scorso ed è un esempio di come la natura sia parte integrante del tessuto urbano. Situata sulla foce del fiume Pescara e affacciata sul mar Adriatico, rappresenta un’interessante meta turistica e culturale. Se ami i libri e la letteratura, non puoi perderti i luoghi legati a Gabriele D’Annunzio, nato e cresciuto qui. Una visita alla casa natale del Vate offre un’esperienza immersiva e coinvolgente.
Una delle porzioni più singolari della città è “Pescara Vecchia”, un quartiere pedonalizzato, colorato e vivace, dove edifici moderni e abitazioni storiche si alternano, raccontando i cambiamenti di un luogo che ha vissuto i bombardamenti del Secondo Conflitto Mondiale. La cifra distintiva di Pescara è l’unione di antico e moderno. Uno dei simboli della città è il Ponte del Mare, un’infrastruttura dall’aspetto suggestivo inaugurata nel 2009, che offre un panorama mozzafiato sul mare e sulla Majella. È il più grande ponte ciclo-pedonale d’Italia.
La storia di Pescara è legata alla vita dei pescatori, che hanno trovato in questa zona il luogo perfetto per le loro attività. Dal centro storico, che ospita le antiche casette dei pescatori, ai tipici trabocchi, caratteristiche piattaforme in legno usate per la pesca, fino al Museo del Mare, che conserva e trasmette tecniche, usi e costumi di una tradizione di lunghissima data. Il verde circonda Pescara, con la meravigliosa Pineta Dannunziana che ospita uno dei polmoni verdi più suggestivi della città.
Donatella Di Pietrantonio e “L’età fragile”
“L’età fragile”, l’ultimo libro di Donatella Di Pietrantonio, racconta un percorso di crescita che coinvolge tre generazioni di donne, ambientato in luoghi misteriosi e poco frequentati che nascondono bellezze senza eguali. Amanda, la protagonista, lascia il paesino vicino a Pescara per trasferirsi a Milano in cerca di nuovi stimoli e una nuova vita. Quando ritorna, non è più la stessa e forse nemmeno il posto da cui è scappata, né le persone che ha lasciato alle spalle.
Donatella Di Pietrantonio, nata e cresciuta in Abruzzo, ha tratto ispirazione per l’ambientazione del suo romanzo dai luoghi della sua infanzia. Penne, situato in provincia di Pescara, è uno dei borghi più belli d’Italia, con una bellezza senza tempo che trascina il visitatore in un’epoca lontana. Il comune di Penne si trova a metà strada fra il Mar Adriatico e il Gran Sasso, rappresentando una frontiera, l’ultimo passo prima di accedere al Parco Nazionale del Gran Sasso.
Il Legame tra Natura e Umanità
Ne “L’età fragile”, il connubio fra natura e umanità è uno dei protagonisti della storia. La riserva naturale regionale “Lago di Penne” è un esempio perfetto di questo legame. Il lago è circondato da ettari di territorio naturale, dove si trovano flora e fauna interessanti, fra cui la nitticora, simbolo di questi luoghi scelto per nidificare da qualche anno. La natura circostante e la sua bellezza incontaminata sono elementi che Donatella Di Pietrantonio ha saputo integrare magistralmente nel suo romanzo, rendendo questi luoghi non solo uno sfondo, ma veri e propri personaggi della storia.
Il romanzo di Di Pietrantonio non è solo una narrazione di luoghi, ma anche di emozioni e di esperienze umane profonde. La scrittrice abruzzese ha saputo trasfigurare un vecchio episodio di cronaca, un duplice femminicidio, in una storia che parla di sopravvivenza, di memoria e di riconnessione tra passato e presente. La protagonista, Lucia, vive un percorso di riscoperta e di accettazione delle proprie ferite, in un contesto dove la natura diventa un rifugio e una fonte di forza.
I nostri consigli di viaggio
Per i viaggiatori occasionali, consigliamo di immergersi nelle atmosfere naturali e storiche di Pescara e dei suoi dintorni. Visitate la casa natale di Gabriele D’Annunzio per un tuffo nella letteratura italiana, passeggiate per le vie di Pescara Vecchia e godetevi il panorama dal Ponte del Mare. Non dimenticate di esplorare la Pineta Dannunziana e di fare una gita a Penne, per respirare l’aria pura e ammirare la bellezza senza tempo di questo borgo.
Per i viaggiatori esperti, suggeriamo di dedicare del tempo alla scoperta della riserva naturale regionale “Lago di Penne”. Qui potrete osservare la flora e la fauna locali e magari avvistare la nitticora, simbolo di questi luoghi. Inoltre, un’escursione nel Parco Nazionale del Gran Sasso vi permetterà di immergervi completamente nella natura incontaminata e di scoprire angoli nascosti e suggestivi.
In conclusione, viaggiare attraverso i luoghi de “L’età fragile” non è solo un’esperienza geografica, ma anche un viaggio interiore. Riflettete su come i luoghi influenzano le persone e viceversa, e lasciate che la bellezza e la storia di questi posti vi ispirino e vi arricchiscano. Buon viaggio!
- Pagina ufficiale del Comune di Pescara dedicata al servizio cultura e turismo, per approfondire sulla storia e le attrazioni della città
- Sito ufficiale del Comune di Penne, luogo di ispirazione per il romanzo 'L'età fragile' di Donatella Di Pietrantonio
- Sito ufficiale del Comune di Penne, per informazioni sulla storia, cultura e turismo della città
- Sito ufficiale del Comune di Pescara, per approfondire sulla storia e sulle strutture della città