Scopri il mistero e la tradizione del torrone di Bagnara

Un viaggio nel tempo che svela i segreti artigianali del torrone calabrese, tra storia, spezie e un itinerario culturale unico.

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  • Il Torrone di Bagnara ha origini nel XVIII secolo, con influenze spagnole e monastiche.
  • Vanta il marchio IGP, unico in Italia, noto per la sua lavorazione artigianale.
  • Il processo di cottura avviene tra 160 e 200°C, conferendo il caratteristico colore "a manto di monaco".
  • Il nuovo itinerario didattico, offerto ogni domenica, include la visita alle storiche fabbriche e al "Piccolo Museo del Borgo".

Il Torrone di Bagnara, un dolce che ha saputo conquistare il palato di molti, è un simbolo di eccellenza artigianale che affonda le sue radici nel XVIII secolo. La sua origine è legata a una leggenda che narra di una nobildonna spagnola che portò la ricetta nella cittadina calabrese. Tuttavia, documenti storici attestano che i monaci dell’abbazia di Bagnara già nel 1700 si dedicavano alla preparazione di dolci simili al torrone odierno, chiamati “Martiniana”. Nel tempo, grazie ai traffici commerciali, la ricetta si è evoluta, integrando ingredienti locali come mandorle e miele con spezie importate. La prima fabbrica ufficiale risale al 1846, fondata dalla famiglia Cardone, che ha saputo mantenere viva la tradizione fino ai giorni nostri. Questo torrone, unico in Italia a vantare il marchio IGP, è apprezzato per la sua lavorazione artigianale che ne esalta la croccantezza e il sapore speziato.

Il Processo di Produzione: Un’Arte Antica

La produzione del Torrone di Bagnara IGP è un’arte che si tramanda da generazioni, caratterizzata da un metodo di cottura a fuoco vivo che conferisce al prodotto le sue peculiari caratteristiche organolettiche. Gli ingredienti principali sono zucchero, miele, albume e mandorle non pelate, a cui si aggiungono cannella e chiodi di garofano. La cottura dello zucchero avviene a temperature elevate, tra i 160 e i 200°C, fino a raggiungere un colore marrone “a manto di monaco”. Successivamente, l’impasto viene arricchito con spezie e modellato in forme rettangolari. La glassatura finale, che può essere al cacao o con zucchero in grani, conferisce al torrone la sua caratteristica lucentezza. Il disciplinare IGP prevede due varianti principali: la “Martiniana” e il “Torrefatto glassato”, entrambe con una consistenza croccante e un sapore equilibrato tra dolcezza e spezie.

Cosa ne pensi?
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Un Itinerario Didattico tra Dolcezza e Cultura

L’Associazione Ferrovie in Calabria, in collaborazione con il Consorzio di Tutela del Torrone di Bagnara IGP, ha ideato un itinerario didattico che unisce la scoperta delle tradizioni locali alla comodità del viaggio in treno. Questo progetto, rivolto a scuole e appassionati, offre la possibilità di visitare le storiche fabbriche di torrone, come quella dei Cardone, e di partecipare a laboratori didattici. I visitatori possono assistere alle fasi di produzione e degustare il prelibato dolce, unico a pasta croccante in Europa. L’itinerario include anche la visita alle ceramiche artistiche locali e al “Piccolo Museo del Borgo”, offrendo un’esperienza culturale completa. Le partenze sono previste ogni domenica, con un tour che si estende fino a gennaio, permettendo ai partecipanti di immergersi nell’atmosfera natalizia di Bagnara Calabra.

I Nostri Consigli di Viaggio

Per i turisti che viaggiano raramente, recarsi a Bagnara Calabra è un’opportunità irripetibile per scoprire le radicate pratiche dolciarie e manuali della Calabria. Preferire tour guidati in treno potrebbe rivelarsi vantaggioso: oltre ad evitare l’uso dell’auto, offre una prospettiva diversa sulle coste che si attraversano. Coloro che si considerano esperti avventurieri sono invitati ad approfondire anche le meraviglie naturali che popolano la Costa Viola. Qui, spiagge dal biancore accecante ed antri subacquei attendono chiunque nutra amore per il mare e la natura selvaggia. Nella riflessione sul tema del viaggio stesso emerge come l’incontro con prodotti locali tipici possa ampliare la nostra prospettiva culturale autentica, promuovendo una riflessione su come questo arricchisca il significato attribuito al patrimonio artigianale locale.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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