Scopri la magia dell’Angelicum: un gioiello architettonico rinato a Milano
- Il complesso dell'Angelicum include una biblioteca con quindicimila volumi e un teatro da seicento posti.
- Il progetto di restauro ha trasformato un antico sito in un'area multifunzionale, ottimizzando lo spazio con una corte centrale allungata.
- La chiesa di San Giovanni Battista alla Creta, progettata nel 1956, è un esempio di rinnovamento architettonico post-Concilio Vaticano II.
Nel cuore di Milano, l’Angelicum rappresenta un esempio emblematico di come l’architettura possa fungere da ponte tra passato e presente. La chiesa attuale è ciò che resta di un antico convento francescano cinquecentesco, demolito nel 1939 a causa del suo stato di degrado. Questo sito, una volta utilizzato come magazzino e tribunale militare, è stato restituito alla comunità grazie a un ambizioso progetto di restauro e riqualificazione. Il nuovo complesso, progettato dall’architetto Giovanni Muzio, include un convento, una biblioteca con quindicimila volumi, un teatro da seicento posti e spazi per concerti e congressi. La disposizione planimetrica del complesso è stata studiata per ottimizzare lo spazio disponibile, con una corte centrale allungata che funge da baricentro, circondata da un portico e terrazze piantumate. Questo progetto è un esempio di come l’architettura possa rispondere a esigenze contrastanti, come la necessità di luce e aria naturali e la schermatura acustica rispetto alla città.
San Giovanni Battista alla Creta: Un Simbolo di Rinnovamento
Progettata da Giovanni Muzio nel 1956, la chiesa di San Giovanni Battista alla Creta si erge come un faro di modernità nel quartiere Assisi a sud-ovest di Milano. Con una facciata decorata da una trama geometrica in mattoni, l’edificio si affaccia su un ampio sagrato, offrendo un’ampia visuale che anticipa il rinnovamento architettonico promosso dal Concilio Vaticano II. La chiesa è il risultato di una collaborazione tra la comunità francescana e la famiglia Cabassi, che ha finanziato la costruzione. All’interno, lo spazio si sviluppa in tre navate che si aprono verso l’altare, creando un ambiente fluido e continuo. La struttura è un esempio di come l’architettura possa riflettere i valori di una comunità, con un focus su temi come la famiglia, l’ordine francescano e i giovani.
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Giovanni Muzio e l’Architettura Milanese del Novecento
Giovanni Muzio è stato uno dei protagonisti dell’architettura milanese del Novecento, capace di coniugare tradizione e modernità. Nato a Milano, Muzio ha lasciato un’impronta indelebile sulla città con opere che spaziano dagli edifici residenziali ai complessi religiosi. Tra i suoi progetti più noti, la “Ca’ Brutta” e il Palazzo dell’Arte al Parco Sempione rappresentano il suo approccio innovativo, che combina elementi classici con soluzioni moderne. Muzio ha anche avuto un rapporto speciale con l’architettura sacra, come dimostrano i suoi progetti per chiese e conventi, tra cui l’Angelicum e la chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa.
I nostri consigli di viaggio
Per i viaggiatori occasionali, una visita ai luoghi progettati da Giovanni Muzio offre un’opportunità unica di esplorare la storia e l’architettura di Milano. Consigliamo di iniziare il tour dall’Angelicum, per poi proseguire verso la chiesa di San Giovanni Battista alla Creta, ammirando la fusione di tradizione e modernità che caratterizza queste opere. Per i viaggiatori esperti, suggeriamo di approfondire la conoscenza dell’architettura milanese del Novecento visitando anche altri edifici progettati da Muzio, come il Palazzo dell’Arte e la “Ca’ Brutta”. Questi luoghi offrono una prospettiva unica sulla trasformazione urbana di Milano e sul ruolo dell’architettura nel plasmare l’identità di una città. Riflettendo su queste opere, i visitatori possono apprezzare come l’architettura possa raccontare storie di rinascita e innovazione, ispirando nuove visioni per il futuro.