Scopri la Sardegna con Nico Williams e Marina Meloni: un viaggio unico tra sport e cultura
- Nico Williams, 22 anni, festeggia la vittoria degli Europei 2024 in Sardegna.
- Marina Meloni promuove le lingue minoritarie, tra cui il gallurese, attraverso i social media.
- Scopri le spiagge iconiche dell'isola, come Cala Goloritzè, e partecipa a eventi locali per un'esperienza autentica.
Nico Williams, la stella della Spagna campione d’Europa, ha scelto la Sardegna per le sue vacanze estive. Dopo il successo a Euro 2024, dove ha contribuito in modo decisivo alla vittoria della sua squadra contro l’Inghilterra con un gol nella finale, il giovane attaccante dell’Athletic Bilbao si sta godendo il mare cristallino della costa di Baunei.
Williams, che ha appena compiuto 22 anni il 12 luglio, ha condiviso sui social media diverse foto e storie che lo ritraggono a Cala Goloritzè, una delle spiagge più iconiche dell’isola. La guglia di Punta Caroddi, visibile sullo sfondo delle sue immagini, rende omaggio alla bellezza naturale del luogo. “Benvenuto a bordo, campione”, recitava la scritta su una torta preparata dall’agenzia ogliastrina che ha noleggiato l’imbarcazione per Williams.
Marina Meloni: l’influencer del gallurese
Parallelamente alla presenza di Nico Williams, un’altra figura sta attirando l’attenzione sulla Sardegna: Marina Meloni, conosciuta sui social come Mari Mameda. Marina, sarda doc, vive da vent’anni a Milano e lavora nel settore dell’arredamento di lusso come project manager. Tuttavia, è la sua attività di influencer del gallurese che l’ha resa famosa.
Marina è cresciuta in una famiglia trilingue nella comunità di confine di Budoni, dove si parlano sia il gallurese che il sardo. Questo background linguistico ha plasmato la sua sensibilità e il suo modo di comunicare. “Ho il privilegio di nascere in Sardegna, parlare le nostre lingue ci rende ambasciatori della bellezza”, spiega l’architetta. “Il gallurese è una lingua sofisticata e dolce, il suo suono è ipnotico per un pubblico abituato alla monotonia digitale”.
Attraverso i suoi profili social, Marina ha aperto una finestra sulla cultura linguistica dei sardi, ottenendo migliaia di visualizzazioni e commenti. “Coi miei profili social ho aperto una finestra sul panorama mozzafiato della cultura linguistica dei sardi. Il riscontro positivo è una grande conferma: il valore di ciò di cui siamo custodi è altissimo e esercita un forte fascino su tutte le fasce d’età, anche le più giovani”.
Il valore delle lingue minoritarie
Marina Meloni sottolinea l’importanza di utilizzare i social media per promuovere le lingue minoritarie come il sardo e il gallurese. “Focalizzare l’attenzione sulla lingua sarda è importantissimo per renderla immortale, e farlo con i social è un modo grandioso per arrivare a più persone possibili”, afferma. “I social, con la loro velocità e interazione trasversale, sono un esercizio costante dell’attualità e dell’esercizio del parlato. Usare i social nelle nostre lingue darà un vantaggio, non solo in termini di pubblico, ma come laboratorio collettivo proiettato nel futuro”.
Un esempio concreto è la possibilità di far ascoltare una poesia in sardo su TikTok o Instagram, o di mostrare un influencer che spiega il suo make-up in sardo. Questo tipo di contenuto amplia il pubblico in contatto con la lingua sarda e costringe i creator a ragionare e creare in sardo, contribuendo alla sua evoluzione e adattamento alla contemporaneità.
Marina paragona questa dinamica alla saga di Star Wars: “In Star Wars, i personaggi provengono da mondi lontani e interagiscono parlando ognuno la propria lingua, imparando a capire quella altrui. Questo stratagemma è adottato anche dai sardi! In Sardegna ci sono cinque lingue diverse, oltre all’italiano, e prima che l’italiano diventasse la lingua franca, i sardi riuscivano a comunicare tra loro grazie a questa interazione linguistica basata sul reciproco riconoscimento e rispetto”.
I nostri consigli di viaggio
Per i viaggiatori occasionali, visitare la Sardegna offre l’opportunità di scoprire non solo le sue bellezze naturali, ma anche la sua ricca cultura linguistica. Un consiglio pratico è quello di esplorare le diverse comunità linguistiche dell’isola, come Budoni, dove si parlano sia il gallurese che il sardo. Partecipare a eventi locali, come feste tradizionali e mercati, può offrire un’esperienza autentica e arricchente.
Per i viaggiatori esperti, un suggerimento è quello di approfondire la conoscenza delle lingue minoritarie della Sardegna attraverso corsi o workshop. Esistono diverse associazioni culturali che offrono programmi di immersione linguistica, permettendo di apprendere il sardo o il gallurese direttamente dai parlanti nativi. Questo tipo di esperienza non solo arricchisce il viaggio, ma contribuisce anche alla preservazione e valorizzazione delle lingue minoritarie.
In conclusione, la Sardegna non è solo una destinazione turistica di grande bellezza, ma anche un luogo ricco di storia e cultura. Che siate appassionati di calcio, come i fan di Nico Williams, o interessati alla linguistica, come i seguaci di Marina Meloni, l’isola offre esperienze uniche e indimenticabili. Buon viaggio!