Perché l’isola di Tavolara sta dicendo stop al turismo cafone?
- Numero chiuso: a Tuerredda, massimo 1.100 persone al giorno in spiaggia.
- Divieti: stop ai falò, consumo di alcolici all'aperto e bivacchi notturni.
- Contributi: a Villasimius, ticket di 10 euro per il parcheggio giornaliero.
Come ogni estate, anche quella del 2024 vede la Sardegna trasformata in un parco giochi a uso e consumo dei turisti che non rinunciano a comportamenti scorretti, cafoni e non rispettosi delle regole imposte dalla Regione. Leggi che sono state studiate non a caso, ma per preservare un ecosistema che, anno dopo anno, yacht dopo yacht, viene sempre più compromesso.
Da chi occupa spiagge protette, come quella di Talmone, dove un milionario ha organizzato un party con tanto di gazebo e tavoli per il rinfresco in un’area protetta di Palau, a chi invece decide di mettere le mani addosso alle guide ambientali impegnate nel loro lavoro di protezione del territorio, com’è avvenuto all’inizio dell’estate a La Maddalena. Molte zone dell’isola stanno studiando delle soluzioni per evitare questa tipologia di turismo, come l’Area marina protetta Tavolara-Punta Coda Cavallo. Tavolara, anche quest’anno, è stata presa di mira da vacanzieri che, per niente interessati ai divieti e alle segnalazioni per il rispetto dell’ambiente, hanno organizzato feste private su spiagge protette e scorrazzato con moto d’acqua e tender in aree ad alto livello di tutela.
Slalom tra divieti e numero chiuso sulle spiagge sarde
Spiagge a numero chiuso, ticket di ingresso, parcheggi a pagamento: sono le misure per limitare la pressione sugli ecosistemi. I classici 15 giorni di ferie tra luglio e agosto si traducono per le località sarde in un carico antropico insostenibile. Da qui i provvedimenti anti-ressa per tutelare gli arenili dall’assalto dei turisti, preservare ambiente e bellezza del paesaggio e godere in maniera responsabile delle spiagge.
Ingressi contingentati, ma anche divieti e misure per salvaguardare i litorali. Vietato fumare se non in aree attrezzate, abbandonare i rifiuti, lasciare ombrellone e sdraio la notte per occupare il posto il giorno dopo. E, naturalmente, portarsi a casa come souvenir dalla vacanza, granelli di sabbia, pietre, conchiglie, sassolini raccolti in spiaggia. Dal nord al sud sono state predisposte le prenotazioni anticipate tramite i siti dei comuni e le app.
SUD OVEST – A Tuerredda, con la sua candida sabbia e il verde degli arbusti, nel comune di Teulada, non si paga l’accesso alla spiaggia, ma è previsto un contributo volontario di 1 euro. Da maggio al 30 settembre vige il numero chiuso, massimo 1.100 persone, 729 in spiaggia libera e 371 presso stabilimenti con prenotazione.
SUD EST – A Villasimius l’unico arenile ad accesso limitato è Punta Molentis. Fino al 15 ottobre il tetto massimo è 600 persone e 200 auto. Il ticket per il parcheggio è di 10 euro, più 1 euro a passeggero, 5 per le moto, 15 per i camper. Paga 3 euro chi arriva in bici o altri mezzi. Non è obbligatoria la prenotazione. Dieci euro per tutto il giorno è il costo del parcheggio anche per Porto Sa Ruxi, 5 invece per Simius, Timi Ama, Porto Giunco e Campulongu. Ma c’è la possibilità di spostarsi da una spiaggia all’altra, con lo stesso ticket pagando un’eventuale differenza.
ORISTANESE – Per le splendide spiagge del Sinis, Mari Ermi, Maimoni, Is Arutas, l’accesso è libero. Il Comune ha predisposto i parcheggi con le strisce blu a pagamento e un numero limitato per contenere l’afflusso. Per tutelare la sabbia l’amministrazione sta lavorando sul recupero dei chicchi di quarzo attraverso docce e dissabbiatori a pozzetto.
OGLIASTRA – Il Comune di Baunei è impegnato in una campagna di informazione contro i furti di sassolini e sabbia: “Non portarmi via, la spiaggia è casa mia”. A Cala Goloritzé nel Golfo di Orosei, l’accesso è consentito a un massimo di 250 persone. Per percorrere a piedi il sentiero naturalistico assistito, unica via verso il mare, usufruire dei servizi igienici e parcheggiare in cima si paga sette euro. A Cala Mariolu-Ispuligedeni, con i suoi sassolini bianchi, il tetto massimo è di 700 persone. Paga un euro solo chi arriva utilizzando il pontile d’attracco. Numero chiuso e accesso consentito a un massimo di 900 persone a Cala Luna, al confine tra Dorgali e Baunei. A duecento metri da Mariolu, divisa da una roccia, c’é la spiaggia dei Gabbiani, consentita a 300 persone, come anche a Cala Biriala.
NORD EST – A Cala Brandinchi e Lu Impostu, nel comune di San Teodoro, il massimo consentito è 1.447 persone nella prima, 3.352 nella seconda. In entrambe il ticket é di 2 euro. “Numero comodo” per una giornata a Cala Coticcio e Cala Brigantina, nell’arcipelago della Maddalena. E’ possibile accedere senza costi, via mare. Via terra, invece, solo accompagnati dalle guide autorizzate del Parco, lungo i sentieri che dalla parte alta di Caprera arrivano alle cale. Il costo é di 25 euro a giornata con visita guidata e per gruppi di massimo 60 persone.
NORD OVEST – Accesso limitato a 1.500 bagnanti nella spiaggia de La Pelosa a Stintino, 750 sono riservati a chi prenota con anticipo e senza limiti temporali, altri 750 possono essere prenotati nelle 48 ore prima dell’arrivo. Si possono registrare un massimo di quattro persone a prenotazione e si paga 3,50 euro a persona, servizi igienici e docce inclusi, nessun costo per gli under 12. Il parcheggio è di 2 euro all’ora, 1,50 i giorni feriali, da luglio 2,50 e 2 i feriali. Vietato fare buche e obbligo di stuoie per stendersi. È stato predisposto anche il servizio a mare per le persone con una disabilità.
- Finalmente misure efficaci per preservare... 🌿...
- Troppi divieti e restrizioni esagerate... 😒...
- Un punto di vista diverso sul turismo... 🤔...
Stop ai falò e guerra a bivacchi, i divieti di Ferragosto sulle spiagge sarde
Per gli amanti della tradizione difficile in questo Ferragosto non trasgredire le regole o non incorrere in multe: divieto di accesso alle spiagge nelle ore notturne, stop al consumo di alcolici all’aperto, proibiti bivacchi e ancor di più i falò ed il campeggio libero sugli arenili. In alcuni casi non si potrà fare nemmeno il bagno di mezzanotte o i fuochi d’artificio. Sono le ordinanze firmate da alcuni sindaci dei comuni costieri italiani per salvaguardare l’ambiente, evitare incidenti, danni, tappeti di rifiuti, in particolare bottiglie e cicche, tutelare le bellezze naturali, prese d’assalto il 15 agosto da orde di villeggianti.
In Sardegna, a Santa Teresa di Gallura o Sant’Antioco ad esempio, tra i tanti divieti c’è anche quello di utilizzare pietre o sassi prese in spiaggia per ancorare gli ombrelloni. Troppi, secondo i sindaci, i traumi ai piedi dei bagnanti inciampati su pietre lasciate sulla spiaggia e che costituiscono un intralcio alla pulizia degli arenili. Le multe vanno da 25 a 500 euro. A Olbia sono vietati campeggi, accensione di fuochi e bivacchi, oltre ad esserci restrizioni per la musica: i locali potranno diffonderla dal vivo o riprodurla fino alle 5. A Carloforte sull’isola di San Pietro multe da 100 a 1000 euro per chi si diverte a festeggiare con petardi, mortaretti e artifici di vario genere. A Porto Torres stop al fumo sulle spiagge cittadine.
Turisti indisciplinati, arriva il vademecum dell’Area Marina Protetta di Tavolara
Contro i cafoni delle spiagge, le persone che non rispettano i divieti, soprattutto nelle aree di maggior pregio e protette arriva il vademecum dell’Area Marina Protetta “Tavolara – Punta Coda Cavallo”. Sulla pagina social i responsabili dell’area marina protetta hanno pubblicato una serie di consigli per chi transita o si trova nella zona dell’Amp.
Navigazione a velocità moderata: è fondamentale condurre le imbarcazioni a velocità contenuta per garantire la sicurezza dei bagnanti e la protezione della fauna marina. Uso di boe di segnalazione: durante attività di nuoto, snorkeling o tuffi al di fuori delle acque sicure di balneazione, è obbligatorio utilizzare una boa di segnalazione subacquea.
E poi: Ancoraggio responsabile – è vietato ormeggiare su praterie di posidonia e direttamente sulle spiagge. Accesso tramite corridoi di lancio: per raggiungere le spiagge, è necessario utilizzare i corridoi di lancio, rispettando le normative di sicurezza.
Per quanto riguarda i divieti specifici: La pesca subacquea non è consentita e l’ingresso nelle Zone A dell’Amp è proibito – scrivono- si invita a evitare la riproduzione di musica ad alto volume all’interno dell’Amp, per non disturbare la fauna marina. Il rispetto di queste norme è essenziale per garantire la protezione e la conservazione degli ecosistemi marini dell’Area Marina Protetta “Tavolara – Punta Coda Cavallo”.
I nostri consigli di viaggio
Per i viaggiatori occasionali, il nostro consiglio è di informarsi sempre sulle regole locali prima di visitare una nuova destinazione. Rispettare le normative non solo aiuta a preservare l’ambiente, ma garantisce anche un’esperienza di viaggio più autentica e piacevole. Ad esempio, in Sardegna, molte spiagge richiedono prenotazioni anticipate e il rispetto di specifici divieti per proteggere gli ecosistemi fragili.
Per i viaggiatori esperti, suggeriamo di esplorare le aree meno conosciute e di contribuire attivamente alla conservazione ambientale. Partecipare a programmi di volontariato o sostenere le iniziative locali può fare una grande differenza. Inoltre, considerare l’uso di mezzi di trasporto sostenibili e ridurre al minimo l’impatto ambientale durante il viaggio sono pratiche che possono arricchire la vostra esperienza e lasciare un’impronta positiva sul luogo visitato.
Viaggiare è un’opportunità per scoprire nuove culture e paesaggi, ma è anche una responsabilità. Riflettete su come le vostre azioni possono influenzare l’ambiente e le comunità locali, e fate scelte consapevoli per un turismo più sostenibile e rispettoso.