Il Rinascimento del Giardino di Ninfa: Innovazione e Storia si Intrecciano
- Restauro e valorizzazione: Grazie a un investimento di due milioni di euro dal Pnrr e 200mila euro dalla Fondazione, il Giardino di Ninfa mira a una nuova resilienza e sostenibilità.
- Innovazione tecnologica: Implementazione di una turbina restaurata per energia sostenibile e di un sistema di irrigazione intelligente, oltre a colonnine per auto elettriche.
- Aperture speciali e eventi: Nel 2024, il giardino offre aperture serali esclusive e la possibilità di esplorare il Castello Caetani di Sermoneta, arricchendo l'esperienza culturale.
Il Giardino di Ninfa, situato alle pendici dei monti Lepini, in provincia di Latina, rappresenta una delle meraviglie naturali e storiche più affascinanti d’Italia. Originariamente concepito nel Rinascimento dalla nobile famiglia dei Caetani, questo giardino cinquecentesco, noto come l’Hortus Conclusus, si estende vicino alle rovine medievali della città di Ninfa, oggi considerato dal New York Times il giardino più bello e romantico del mondo. Grazie ai fondi del Pnrr, la Fondazione Roffredo Caetani, che gestisce il bene, ha annunciato un ambizioso progetto di restauro e innovazione, con l’obiettivo di rendere il giardino ancora più accessibile e sostenibile, prevedendo l’apertura di due nuovi percorsi di visita dal 2025.
La storia e la rinascita del giardino si intrecciano con quella della famiglia Caetani, che nel corso del secolo scorso ha trasformato le rovine della città medievale di Ninfa in un’oasi di biodiversità e bellezza. Inizialmente utilizzato come orto e successivamente piantumato con agrumi, il giardino è stato per lungo tempo inaccessibile ai visitatori. Oggi, grazie a un investimento di due milioni di euro provenienti dal Pnrr, a cui si aggiungono 200mila euro da parte della Fondazione, il progetto “Giardino di Ninfa: dalla memoria del passato alla nuova resilienza e sostenibilità” mira a restaurare e valorizzare ulteriormente questo patrimonio.
Un Progetto di Sostenibilità e Innovazione
Il progetto prevede il restauro della vecchia turbina “Francis” dell’azienda tedesca Voith, in funzione dal 1908, e la realizzazione di una nuova centrale per alimentare il giardino con l’energia prodotta dal suo fiume, sottolineando l’impegno verso la produzione di energia sostenibile. Inoltre, verrà implementato un impianto di irrigazione intelligente e una rete per alimentare colonnine per ricaricare le auto elettriche, dimostrando l’attenzione della Fondazione verso l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale.
Un Calendario Ricco di Eventi e Aperture Speciali
La Fondazione Roffredo Caetani ha annunciato il calendario delle aperture per il 2024, disponibile sul sito ufficiale www.giardinodininfa.eu. Le visite, previste nei fine settimana e nelle principali festività fino al 3 novembre, includeranno anche aperture serali esclusive dal 19 luglio all’11 agosto. Oltre alla possibilità di ammirare la prima fioritura delle magnolie, i visitatori potranno esplorare l’adiacente Castello Caetani di Sermoneta, arricchendo l’esperienza culturale e storica offerta dal complesso dei Caetani.
Bullet Executive Summary
Il Giardino di Ninfa rappresenta un esempio straordinario di come la storia, la natura e l’innovazione possano fondersi in un progetto unico di valorizzazione e sostenibilità. Il consiglio base di viaggio per chi intende visitare questo luogo incantato è di prenotare in anticipo il proprio ingresso online, per assicurarsi l’accesso in una delle date selezionate. Per i viaggiatori esperti, si suggerisce di approfondire la conoscenza del sito attraverso la visita al Castello Caetani di Sermoneta e al Parco Pantanello, per una comprensione più ampia del contesto storico e naturale che circonda il Giardino di Ninfa. Questo luogo, che si rigenera sulla via dell’acqua, offre non solo uno spettacolo naturale di rara bellezza ma anche un modello di come il patrimonio culturale possa evolvere verso la sostenibilità e l’innovazione, stimolando una riflessione personale sulla relazione tra uomo, storia e ambiente.