Scopri parigi sporty-chic durante le olimpiadi: i luoghi imperdibili

Parigi si trasforma durante le Olimpiadi, combinando eleganza e sportività. Ecco un tour unico per vivere la città da una prospettiva dinamica e chic, con suggerimenti esclusivi.

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  • Parigi ospiterà i Giochi Olimpici dal 26 luglio all'11 agosto, attirando milioni di appassionati di sport.
  • Scopri il Parco George Brassens, un'area di 8 ettari perfetta per il jogging mattutino.
  • Visita il Musée d’Art Moderne e ammira l’affresco di Jean Dunand, Les Sports (1935).
  • Non perdere l’esibizione di break dance al centro culturale Le CentQuatre.
  • Esplora la boutique di Alex Singer, famosa per le biciclette da corsa artigianali.
  • Il Musée Bourdelle ospita una mostra dedicata al corpo in movimento fino al 17 novembre.

Parigi è una città che l’immaginario collettivo associa al concetto di eleganza, raffinatezza e romanticismo. La capitale francese è nota per la moda, lo stile dei suoi abitanti, la ricercata cucina, la vastità dell’arte, il fascino delle mille luci e la bellezza architettonica. Attirati da questa essenza chic, milioni di persone da ogni angolo del pianeta la visitano ogni anno, innamorandosi della sua atmosfera unica. Quest’estate, tuttavia, la Ville Lumière sarà oggetto di un’attenzione speciale, sfoggiando un altro aspetto del suo carattere, più dinamico, energico e competitivo, che attrarrà un pubblico diverso: gli appassionati di sport.

Da venerdì 26 luglio a domenica 11 agosto, la capitale francese ospiterà i Giochi Olimpici. Proponiamo un mini-tour alla scoperta di Parigi in un’ottica sporty, redatto con i suggerimenti delle City Guide Louis Vuitton, guide d’autore che svelano le attrazioni della città adatte agli appassionati di discipline atletiche. La casa di moda Louis Vuitton, fondata a Parigi nel 1854, ha dedicato alla metropoli francese un volume della serie Fashion Eye, attraverso gli scatti del fotografo Jeanloup Sieff. Nato e vissuto a Parigi, il fotografo di moda è noto per i suoi nudi e le immagini cariche di erotismo, e ha dedicato alla città numerosi lavori, raccontando i suoi luoghi del cuore come il Café de Flore e il Deux Magots, il Pont Alexandre III, i Giardini del Luxembourg e il mercato su Rue de Buci, immortalando i suoi abitanti, dai camerieri dei caffè agli innamorati a passeggio mano nella mano. Con le sue fotografie vi accompagniamo alla scoperta di una Parigi insolita, più ginnica che mai.

Parigi per gli amanti dello sport (e dello stile)

Per gli amanti del jogging, una corsa nel Parco George Brassens è un pittoresco modo per iniziare la giornata sportiva in maniera dinamica: 8 ettari di parco nella sede di un ex mercato ippico, con alcune strutture che ospitavano i cavalli ancora presenti. Per rilassare i piedi dopo un’attività fisica, niente di meglio di una seduta dal re dei podologi, Bastien Gonzalez: l’ex campione di sci divenuto specialista della salute dei piedi, offre trattamenti che coniugano medicina ed estetica. In alternativa, un trattamento olistico presso Anatomik, un centro specializzato nel massaggio sportivo.

Alla ricerca di una colazione proteica? Dirigetevi verso il caffè Liife, dove potrete gustare dolcetti energetici con datteri e noci o smoothie al burro d’arachidi. Un tour di Parigi in chiave sportiva non può trascurare la ricchezza del patrimonio artistico: per coniugare sport e cultura, visitate il Musée d’Art Moderne, dove l’affresco di Jean Dunand “Les Sports” (1935) omaggia le discipline atletiche. Parigi 2024 vedrà anche l’introduzione della break dance alle Olimpiadi: per gustarla in maniera informale, recatevi al centro culturale Le CentQuatre e assistete alle prove dei ballerini di danza contemporanea.

Per gli appassionati di ciclismo, è consigliata una visita al laboratorio-boutique di Alex Singer, dove potrete ammirare artigiani che costruiscono splendide biciclette da corsa e ordinare la vostra bici dei sogni, realizzata su misura. Se invece siete interessati agli sport nautici, Parigi può arricchire la vostra passione grazie allo Ski Nautique Club de Paris, una scuola di sci nautico con sede sulle banchine della Senna. Se il nuoto è la vostra disciplina prediletta, recatevi alla Piscina Pontoise, un gioiello Art Déco recentemente ristrutturato e dichiarato Monumento Storico.

Una città vitale come Parigi offre anche la possibilità di praticare e osservare sport meno noti, come la palla basca (pelota basca): potete guardare un match presso il campo di Chiquito de Cambo, e poi gustare pintxos baschi a La Kontxa. Il gioco della pelota è stato incluso solamente in una olimpiade, quella di Parigi del 1900, all’apice della sua popolarità: è stato ‘ospite’ in altre edizioni solo a livello dimostrativo, e accadrà nuovamente questa estate.

Sport ad Arte per le Olimpiadi di Parigi

La Fondazione Louis Vuitton di Parigi celebra le Olimpiadi con una mostra particolare dalle proprie collezioni. “A Sports Meeting” è il nome inglese di una selezione di opere che possono essere ammirate sino al prossimo 9 settembre. Il progetto, parte di “Olympiade Culturelle”, accoglie creazioni di cinque artisti internazionali, offrendo “una prospettiva non comune, poetica sul tema degli sport”.

Nell’installazione “Walk on Clouds”, Abraham Poincheval, francese che vive e lavora a Marsiglia, appare in un video con un cappello in testa e uno zaino in spalla, passeggiando tra le nuvole. L’illusione è permessa da un grande pallone riempito di aria calda e droni che permettono la ripresa. In 14 minuti e 5 secondi, si assiste a una commistione tra gesto atletico e immersione in una sfera onirica. Poincheval afferma: “Le performance riguardano l’esplorazione del mondo. È un’esperienza attraverso condizioni di vita e sopravvivenza singolari. Il titolo di quest’opera suggerisce un’azione impossibile, da sogno o mitologia, concepita come un viaggio interiore in cui il corpo è sfidato ai limiti intimi”.

Attira lo sguardo la foto “Engandin” realizzata nel 1995 dal tedesco Andreas Gursky, membro della Scuola di Düsseldorf. La sua prospettiva è “distanziata, oggettiva”, un’impostazione che ha adottato dagli anni Novanta per creare un inventario di posti ed eventi “emblematici della vita globalizzata”. Pioniere della tecnologia informatica, Gursky ha indagato il rapporto tra uomo e natura, i reciproci limiti e influenze, creando un dialogo nel respiro dello scatto.

Lo svizzero Roman Signer ricerca l’inserimento di oggetti di uso quotidiano in contesti diversi, raggiungendo un effetto straniante e divertente. La sua “Installazione con Kayak” fa pendere rapide imbarcazioni, privandole di movimento, un lavoro che “comprende umorismo e senso dell’assurdo”.

Omar Victor Diop, nato in Senegal e diviso tra Parigi e Dakar, presenta l’opera intitolata “Diaspora”. Applicando i codici della “African studio photography”, realizza una serie di immagini evocative di “figure e ruoli preminenti nel Continente tra il Sedicesimo e il Diciannovesimo secolo”, tutte con il volto dell’autore. “L’apparenza codificata dei personaggi trova un’angolazione diversa con l’inserimento di dettagli simbolici del mondo sportivo: cartellino rosso, pallone, fischietto, guantoni da portiere”.

Chiudono la mostra due pesi massimi: Jean-Michel Basquiat e Andy Warhol. La prima opera di Basquiat, “Napoleonic Stereotype Circa 44” del 1983, riflette la sua fascinazione per figure eroiche e tragiche, osservata nel lavoro. Pugili come Sugar Ray Robinson e Muhammad Ali sono importanti membri del suo pantheon. Il quadro evoca il pugile Joe Louis, la cui carriera vittoriosa fu danneggiata dalla sconfitta simbolica contro Max Schmeling della Germania nazista nel 1936.

Il lavoro di collaborazione tra Basquiat e Warhol, “Olympic Rings” del 1985, ha un motivo significativo: “L’emblema ufficiale dei Giochi Olimpici, con i cinque cerchi che rappresentano i continenti, era un motivo importante per Warhol nelle sue collaborazioni con Basquiat. Nel dipinto, Warhol ha realizzato il simbolo geometrico degli anelli, mentre Basquiat ha inserito un volto nero al centro della composizione. I Giochi Olimpici hanno presentato momenti decisivi per la visibilità degli Afroamericani”.

Dieci esperienze per cogliere tutta la bellezza di Parigi

Con il conto alla rovescia per le Olimpiadi che terminerà il prossimo 26 luglio lungo la Senna con la cerimonia di apertura, sono previsti milioni di turisti e spettatori. Ecco dieci luoghi per vivere la bellezza della capitale francese durante questo luglio a cinque cerchi, ammirando installazioni artistiche e approfittando di voli a condizioni vantaggiose con la compagnia aerea easyJet, che vola più volte a settimana a Parigi da numerose città italiane, compresi gli aeroporti di Brindisi, Napoli e Palermo.

Parigi offre oltre duecento musei. Oltre al Louvre, al Centre Pompidou e al Musée d’Orsay, una miriade di altri musei minori rappresentano la varietà e l’ecletticità dell’offerta culturale della capitale francese. Indirizzi appartati, spesso poco affollati a differenza dei grandi musei, riservano sorprese e offrono l’ingresso gratuito alle collezioni permanenti di 14 musei della Ville de Paris.

Il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, situato presso il Palais de Tokyo, non è sconosciuto agli appassionati d’arte. Con 15 mila opere nelle sue collezioni, il museo testimonia la ricchezza della scena artistica del XX e XXI secolo e si concentra, nelle esposizioni temporanee, sulla contemporaneità. Durante il periodo olimpico e paraolimpico, aderisce al percorso Art et sport e presenta opere che evocano temi sportivi, come il trittico monumentale “La Danse” (1930-1933) di Henri Matisse e opere di Robert Delaunay, Raoul Dufy, Enrico Prampolini e altri.

La Maison de Victor Hugo, situata in Place des Vosges, è la casa dove lo scrittore visse dal 1832 al 1848 e scrisse “I Miserabili”. Svela il talento multiforme di un personaggio che è stato uno dei migliori disegnatori della sua epoca. La Maison de Victor Hugo lega al clima olimpico con una mostra fotografica (fino al 15 settembre) dedicata alla scherma, una disciplina praticata dalla famiglia dello scrittore e legata ai grandi combattimenti ideali sostenuti da Victor Hugo. La mostra include una fotografia di Auguste Vacquerie che riprende lo scrittore con il figlio Charles, armi in mano, sull’isola di Jersey durante l’esilio della famiglia.

Il Petit Palais – Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris vanta collezioni permanenti con capolavori dell’arte come “Il cavaliere, la morte e il diavolo” di Albrecht Dürer o “Le Trois Baigneuses” di Paul Cézanne. Durante i Giochi Olimpici, il museo ospita l’esposizione “Le corps en mouvement” (fino al 17 novembre), con una cinquantina di opere dall’Antichità al XX secolo che celebrano i temi dello sport, del corpo e della danza. Il percorso è arricchito da video in cui atleti famosi raccontano il loro rapporto con dipinti, sculture, disegni e stampe del Petit Palais.

Il Musée Cernuschi – Musée des Arts de l’Asie de la Ville de Paris, situato presso il Parc Monceau, è stato fondato dal banchiere e collezionista italiano naturalizzato francese Henri Cernuschi. Il museo è stato recentemente rinnovato e presenta un percorso delle collezioni permanenti, con una sala centrale dominata da un grande Buddha. In omaggio ai Giochi, il Musée Cernuschi ospita la mostra “L’art équestre dans la Chine ancienne” (fino al 29 settembre), che celebra il cavallo, un animale importante nella storia della civiltà cinese, con opere delle dinastie Han (206 a.C. – 220 d.C.) e Tang (618-706).

Il Musée Bourdelle, dedicato a Emile Antoine Bourdelle, uno dei più importanti scultori francesi della fine dell’Ottocento e dell’inizio del Novecento, si trova nell’atelier dove l’artista visse e lavorò per 40 anni. Il percorso espositivo occupa gli interni e il giardino, con copie delle sue opere monumentali e busti di Beethoven. Al piano superiore, il café-restaurant Le Rhodia, dal nome della figlia dell’artista, offre un luogo di relax tra le opere dello scultore.

Il Musée National Eugène Delacroix, situato in una piazzetta nel Quartiere Latino, è la casa dove Eugène Delacroix si installò alla fine del 1857, vicino alla chiesa di Saint-Sulpice, per decorare una cappella. Il museo, con un piccolo giardino e l’atelier del pittore, possiede più di mille opere tra dipinti, disegni, stampe e manoscritti, e organizza esposizioni temporanee.

Il Musée National Gustave Moreau, situato dietro la chiesa della Trinité, è la casa dove Gustave Moreau visse con i genitori dal 1852 e dove, nel 1895, chiese all’architetto Albert Lafon di trasformare la casa familiare in un museo. Il progetto, completato dall’amico Henri Rupp dopo la morte di Moreau nel 1898, permette di ammirare centinaia di opere e migliaia di disegni su tre piani, collegati da una scala a vite.

Il Palais Galliera – Musée de la Mode de la Ville de Paris, costruito tra il 1879 e il 1894 su commissione della duchessa di Galliera, ospita dal 1977 il Musée de la Mode de la Ville de Paris. In occasione dei Giochi Olimpici, il Palais Galliera ospita l’esposizione “La mode en mouvement” (fino al 5 gennaio 2025), che presenta 250 vestiti, indumenti e accessori che illustrano il ruolo dell’abbigliamento nella pratica delle attività fisiche e sportive dal XVIII secolo a oggi, con un focus dedicato al tema balneare.

Il Museo Nazionale della Ceramica, situato a Sèvres, ospita una collezione di capolavori dall’antichità al contemporaneo. In occasione delle Olimpiadi, il museo presenta (fino al 23 settembre) i vasi-trofeo realizzati nella Manifattura di Sèvres un secolo fa per la VIII Olimpiade del 1924, insieme ai vasi creati nel 2024 dagli artisti della scuola di Belle Arti, che saranno consegnati agli atleti francesi vincitori di medaglie d’oro.

Il Musée des Années Trente, situato a Boulogne-Billancourt, merita una visita per la ricchezza e l’originalità delle sue collezioni. Il museo si concentra su opere d’arte e oggetti datati attorno al decennio degli Anni Trenta, sull’Art Déco e il Modernismo. Con una superficie espositiva di 3mila metri quadrati, il museo espone 800 dipinti, 1500 sculture, 20 mila disegni, mobili, ceramiche e manifesti originali, con un focus su opere di Le Corbusier e Robert Mallet-Stevens.

I nostri consigli di viaggio

Per i viaggiatori occasionali, visitare Parigi durante le Olimpiadi offre un’opportunità unica di vivere la città in un’atmosfera vibrante e internazionale. Consigliamo di pianificare le visite ai musei e alle attrazioni sportive in anticipo, per evitare lunghe code e godere appieno delle esperienze. Non dimenticate di esplorare anche i quartieri meno turistici, dove potrete scoprire gemme nascoste e vivere la vera essenza parigina.

Per i viaggiatori esperti, suggeriamo di immergervi nella scena artistica contemporanea di Parigi, visitando le gallerie d’arte e partecipando agli eventi culturali legati alle Olimpiadi. Inoltre, considerate di esplorare la città in bicicletta, utilizzando i numerosi percorsi ciclabili e le stazioni di bike-sharing disponibili. Questo vi permetterà di scoprire angoli nascosti e di vivere Parigi in modo sostenibile e attivo.

In conclusione, che siate viaggiatori occasionali o esperti, Parigi durante le Olimpiadi offre un’esperienza unica e indimenticabile. Approfittate di questa opportunità per esplorare la città da una prospettiva diversa, scoprendo la sua anima sporty-chic e immergendovi nella sua ricca offerta culturale. Buon viaggio!


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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